Cade il divieto assoluto di selezione degli embrioni senza eccezione. La Corte Costituzionale ha stabilito che non è reato la selezione nei casi in cui sia esclusivamente finalizzata ad evitare l’impianto di embrioni affetti da gravi malattie trasmissibili. In particolare il riferimento è rivolto alle patologie rispondenti ai criteri di gravità previsti dalla legge 194 (sull’aborto ndr).
Nel dichiarare che non è reato la selezione degli embrioni finalizzata ad evitare l’impianto di quelli affetti da malattie gravi genetiche trasmissibili, la Corte Costituzionale ha giudicato “non fondata” la questione relativa alla soppressione degli embrioni.
Il divieto è previsto dalla legge 40 che sanziona penalmente tale condotta, anche se riferita agli embrioni che, a seguito di diagnosi pre-impianto, risultino affetti da grave malattia genetica.