Calano i vaccini contro morbillo, parotite e rosolia |Il Ministero della Salute: “Prevenire è importante”

di Gaetano Ferraro

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Calano i vaccini contro morbillo, parotite e rosolia |Il Ministero della Salute: “Prevenire è importante”

| giovedì 28 Gennaio 2016 - 11:03

In Italia è in calo la copertura delle vaccinazioni contro morbillo, parotite e rosolia. I dati emergono da un report del Ministero della Salute e riguardano i dati rilevati nel periodo 2013-2014.

In particolare, i dati della copertura vaccinale in età pediatrica per morbillo, parotite e rosolia evidenziano che nel 2014 per la prima dose la copertura è in media dell’86,74% per il morbillo, dell’86,67% per la parotite e dell’86,69% per la rosolia; nel 2013 era pari rispettivamente al 90,35% per il morbillo e al 90,30% per parotite e rosolia. Per la seconda dose, la copertura vaccinale nel 2014 è in media dell’82,72% per il morbillo, dell’82,41% per la parotite e dell’82,46% per la rosolia; l’anno precedente era invece pari all’84,05% per il morbillo, all’83,59% per parotite e all’83,65% per la rosolia.

L’eliminazione del morbillo, della rosolia e della rosolia congenita sono obiettivi del Piano nazionale per l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita 2010-2015 predisposto sia per evitare il verificarsi di nuove epidemie di morbillo. L’ultima epidemia risale al 2002 ed ha causato oltre 40.000 casi, centinaia di ricoveri ospedalieri, decine di casi complicati e 8 decessi in soggetti di età infantile e adolescenziale.

In Italia il vaccino MPR è offerto in due dosi, la prima a 15 mesi e la seconda in età prescolare e il Piano individua come obiettivi il raggiungimento di una copertura vaccinale di almeno il 95% per la prima dose e sempre del 95% per la seconda dose.

Purtroppo tali obiettivi non sono stati raggiunti, in nessuna regione italiana, anzi, è presente un trend in diminuzione della copertura, pressoché ovunque – afferma il Ministero della Salute – Occorre, pertanto, incrementare le coperture, anche mediante interventi mirati ad aumentare, nella popolazione, la consapevolezza dell’importanza di questa vaccinazione per la prevenzione di casi gravi e decessi e per ricostruire la fiducia dei genitori in questo vaccino, che ha un ottimo profilo di efficacia e sicurezza”.

 

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