Migranti, per l’Austria “il tetto limite resta” | E il Consiglio cerca di evitare il Brexit

di Redazione

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Migranti, per l’Austria “il tetto limite resta” | E il Consiglio cerca di evitare il Brexit

| giovedì 18 Febbraio 2016 - 17:42

C’è tensione al Consiglio europeo. Sul tavolo la questione migranti e il tetto che l’Austria intende imporre sull’accoglienza dei richiedenti asilo e il Brexit.

Nel pomeriggio, il cancelliere austriaco Werner Faymann ha affermato che Vienna non ha cambiato idea sul tetto limite per i profughi. “Dal punto di vista politico, è impensabile che l’Austria accolga tutti i richiedenti asilo dell’Europa”, ha detto a margine del vertice Ue, a Bruxelles.

“La questione di diritto dovrà essere affrontata dai giuristi”, ha sottolineato, ribadendo: “Siamo lontani da una soluzione”.

“Sarebbe chiaramente incompatibile con gli obblighi rispetto alle leggi Ue e internazionali”, ha detto il commissario Ue Dimitris Avramopoulos al ministro dell’Interno austriaco Johanna Mikl Leitner, riguardo alla possibilità di limitare gli ingressi. Avramopoulos boccia anche le quote pensate per i richiedenti in transito e “sollecita a riconsiderare le misure unilaterali proposte”.

“Mi rendo conto che la situazione in Austria è comprensibilmente molto difficile. C’è un problema. Ma non possiamo pensare di chiudere il Brennero che è uno dei passaggi simbolici dell’Europa”, ha detto il premier italiano Matteo Renzi, arrivando al Consiglio.

E sul capitolo Londra il presidente del Consiglio ha detto: “Sono abbastanza ottimista che ci sarà un accordo in grado di portare Cameron ad affrontare e ci auguriamo a vincere il referendum”. Il punto relativo a Londra è in cima all’agenda del Consiglio europeo: il tentativo di trovare un’intesa su una serie di riforme che eviti il Brexit è l’obiettivo numero uno di questa due giorni.

“Combatterò per la Gran Bretagna” e “non accetterò un accordo che non risponde a quello di cui abbiamo bisogno”, ha detto il premier britannico David Cameron, intervenendo al vertice del Consiglio europeo sul caso Brexit. “Abbiamo un lavoro importante da fare e sarà duro”, ha aggiunto. E ancora: “È più importante fare bene che accettare un accordo qualsiasi per la fretta finale”.

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