Decreto legge banche, sì della Camera |Il testo adesso passa al Senato

di Redazione

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Decreto legge banche, sì della Camera |Il testo adesso passa al Senato

| mercoledì 23 Marzo 2016 - 21:14

Il decreto legge banche, che contiene la riforma del credito cooperativo e la garanzia dello Stato sulle cartolarizzazioni dei crediti in sofferenza, passa alla Camera. I voti a favore sono stati 274, 114 i contrari. Il testo ora passa al Senato.

Ma quali sono le novità introdotte nel decreto?

Le Banche di credito cooperativo che non vorranno aderire alla holding, con più di 200 milioni di patrimonio netto al 31 dicembre, avranno 60 giorni dalla conversione definitiva del decreto per decidere, da sole o con altre più piccole, di fare istanza a Bankitalia per conferire l’attività bancaria a una Spa.

Ottenuto il via libera scatterà il modello della coop che controlla la Spa, dopo il pagamento del 20% del patrimonio netto come tassa straordinaria. Le riserve indivisibili restano tali, in capo alla coop, che dovrà comunque cambiare la sua mission sociale. Inserito anche il diritto di recesso dalla holding, per chi volesse uscire in un secondo momento.

Resta la soglia di 1 miliardo di patrimonio per la holding capogruppo, che potrà avere al suo interno sottogruppi territoriali a loro volta legati alla holding dal contratto di coesione come le singole Bcc.

La garanzia sulla cartolarizzazione non performing loans (Npl) potrà essere chiesta anche “dagli intermediari finanziari iscritti all’albo” e il fondo passa da 100 a 120 milioni. Introdotta anche maggiore flessibilità per gestire la relazione con le agenzie di rating.

Al privato che compra all’asta la prima casa spetta lo sconto sulla tassa di registro senza l’obbligo di rivendere l’immobile. Inserito anche un paletto “anti-speculatori”.

Lo sconto del 30% sulle multe pagate entro 5 giorni sarà valido, per chi non paga in contanti o via conto corrente postale, anche se il pagamento arriverà fino a due giorni dopo la scadenza.

Arriva il divieto, considerato definitivo, al pagamento degli interessi sugli interessi, anche sui finanziamenti a valere sulle carte cosiddette “revolving”.

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