Ultrà e politici a confronto: i tifosi dicono no al doppio Daspo

di Giulia Pumo

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Ultrà e politici a confronto: i tifosi dicono no al doppio Daspo

| giovedì 07 Aprile 2016 - 17:32

Nella giornata di ieri è avvenuto un incontro particolare tra due “fazioni” del tutto opposte: politici e tifosi di fede calcistica e non. Secondo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”, senatori e parlamentari, insieme a venticinque gruppi ultrà, si sono riuniti in una sala del Senato per discutere sul tema “Daspo”. A prendere la parola è stato Claudio Galimberti, detto “Bocia”, leader della tifoseria organizzata dell’Atalanta che ha collezionato 9 Daspo che non gli permettono di andare allo stadio.

L’intento dei tifosi accorsi da tutta Italia è stato quello di manifestare ai politici presenti le condizioni in cui versa chi è costretto ad attenersi a questo provvedimento, per fa sì che venga presentato un disegno di legge che abolisca il doppio Daspo (quello del Questore più quello del magistrato in caso di condanna). Ma, ovviamente, l’occasione è stata presa al volo da molti che hanno avanzato altre proposte, come ad esempio la tessera del tifoso facoltativa.

Il meeting sembra essersi svolto in tutta tranquillità, ma il Responsabile Sport del Pd Luca Di Bartolomei ha sollevato una polemica circa la presenza del “Bocia” in aula, vista la sua condizione di sorvegliato speciale a causa di una condanna per lesioni. Ecco quanto dichiarato dal politico al quotidiano sportivo: “Oggi il Senato ha ospitato una conferenza stampa sul Daspo cui ha partecipato, tra gli altri, una persona che a quanto leggo dai giornali risulta sottoposta a sorveglianza speciale. La Repubblica italiana, alla presenza di onorevoli parlamentari, avrebbe quindi ospitato in una sede istituzionale un soggetto sottoposto a una misura cautelare sovente utilizzata per la criminalità organizzata. Esprimo la mia solidarietà e vicinanza a Giovanni De Biase, dirigente della Digos che il Bocia si era sentito in dovere di minacciare, e al Pm Laura Cocucci”.

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