L’Italia continua ad allenarsi in vista del prossimo impegno contro la Svezia, venerdì 17: gli uomini di Antonio Conte oggi svolgono a Montpellier doppio allenamento a porte chiuse (mattina e pomeriggio); domani, invece, la nazionale partirà per Tolosa, sede della seconda partita del Gruppo E.
Oggi, dopo una giornata di scarico, torna anche il consueto impegno in conferenza stampa, con la presenza di Alessandro Florenzi (da poco diventato papà) e Antonio Candreva.
La prima domanda è stata proprio per le emozioni del neo-papà Florenzi: “Certamente ora sono più sereno: è stato l’avvenimento più importante della mia vita, non è una frase retorica. Il mio ruolo? Posso interpretare un po’ tutti i ruoli a centrocampo, non ci sono problemi; offro le mie abilità a disposizione del mister”.
Poi la domanda pepata; giusto fare calcoli in ottica tabellone degli ottavi? Candreva dice: “Non siamo neanche qualificati, fare calcoli è sbagliato, basta guardare come è andata allo scorso mondiale…”. Florenzi nemmeno risponde, concordando con il proprio compagno di reparto.
Sul piano della sicurezza Candreva è chiaro: “Temiamo molto ovviamente, ma fino ad ora per i nostri cari non ci sono stati problemi. Speriamo le cose continuino così”. Poi una parentesi su chi per infortunio, non ha potuto essere presente all’Europeo: “Marchisio e Verratti sono i primi nostri tifosi, certamente li vorremmo con noi ma siamo molto felici del nostro gruppo”.
Dopo la vittoria con il Belgio cambierà qualcosa? Candreva la pensa così: “Bisogna recuperare, riposare; abbiamo corso tanto ma siamo pronti, abbiamo lavorato tanto proprio sul piano atletico. Con la Svezia non sarà diverso: sarà una sfida importantissima come normale che sia“.
Florenzi gli da’ manforte: “Orgogliosi che i tifosi svedesi ci temano: molti si stanno rimangiando le parole e i giudizi sulle nostre presunte lacune tecniche; Noi squadra che corre di più? Quando lo si fa insieme la fatica non si sente, sai che c’è sempre qualcuno che ti spingerà”.
I giornalisti fanno anche domande di mercato, ma subito sono state eluse dai due giocatori. Florenzi, invece, si sofferma ancora sul ruolo del gruppo: “La coesione viene prima di tutto e si vede dall’esultanza ai gol contro il Belgio: l’arbitro avrebbe potuto ammonirci tutti per aver invaso il campo e per il modo in cui abbiamo esultato dalla panchina; il merito è soprattutto di Antonio Conte: siamo un’entità unica”.
(Foto da Twitter: @Vivo_Azzurro)
