Milos Raonic è il primo semifinalista della 130esma edizione di Wimbledon. Il canadese ha battuto in quattro set Sam Querrey in 6-4, 7-5, 5-7, 6-4.

Spettacolare e ricco di colpi di scena l’altro quarto di finale tra Marin Cilic e Roger Federer.

Il serbo ha giocato una delle partite più belle della sua carriera contro il favorito Roger Federer ma lo svizzero, sotto di due set, è riuscito a rimontare e a conquistare la semifinale: 6-7 (4-7), 4-6, 6-3, 7-6 (11-9), 6-3. Cilic aveva avuto la possibilità di chiudere il match nel terzo set ma nel momento più difficile della partita è venuta fuori tutta la rabbia di Federer che si è aggiudicato, con uno spunto d’orgoglio, il set. Nel quarto, grande tennis: Cilic ha mancato un match point sul 5-4 e uno sul 6-7 annullato da un ace di Federer. Emozionante il tie break finale con Federer che riesce a conquistare un mini break e manca ben tre set point (di cui due sul suo servizio) ma al quarto riesce a conquistare il set. Tutto rinviato al quinto e decisivo set dove la classe dello svizzero ha avuto la meglio. Federer batte Cilic e raggiunge la semifinale.

 Andy Murray batte Tsonga 3-2 (7-6, 6-1, 3-6, 4-6, 6-1) dopo quattro ore di match giocato punto a punto, con una grandissima partita del francese. Per il britannico si tratta della settima semifinale a Londra.

 Dopo i primi due set la partita sembrava in ghiaccio per il britannico, avanti 2-0 grazie al tiebreak nel set d’apertura e successivamente a due palle break vinte nel secondo set. Tsonga, con una grande prova d’orgoglio domina il terzo set grazie anche a un evidente calo di Murray.

Nel quarto set, il francese dopo aver sprecato tre palle break, al settimo game strappa il servizio con cui si aggiudica il set, mettendo la partita in parità. Nel set decisivo, dopo aver rincorso e recuperato la partita Tsonga subisce un calo e Murray fa suo il match.

Berdych ha battuto il francese Pouille al suo primo quarto di finale di un grande slam: 7-6 (7-4), 6-3, 6-2. Il ceco ha dovuto faticare soltanto nel primo set, conclusosi al tie break, per poi vincere con scioltezza gli altri due.