Morte psicologa a Lecce, svolta nelle indagini |Indagato un collega con cui aveva una relazione

di Denise Marfia

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Morte psicologa a Lecce, svolta nelle indagini |Indagato un collega con cui aveva una relazione

| giovedì 07 Luglio 2016 - 09:34

La Procura di Lecce ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio volontarionei confronti di un uomo di 50 anni, in merito all’inchiesta sulla morte di Virginia Quaranta, la psicologa 32enne trovata esanime nel suo appartamento lo scorso 18 giugno.

Si tratta di un collega di lavoro, sposato e padre di due figli, con il quale la psicologa aveva una relazione. Il sospetto è che alla 32enne sia stato fatto assumere un cocktail mortale di farmaci.

La donna era attesa il 18 giugno ad un convegno ed era stata una collega ad insospettirsi dell’assenza, scoprendo il cadavere una volta giunta nell’abitazione della psicologa. Virginia Quaranta era distesa sul letto, nessun segno di violenza sul corpo e nessun segno di effrazione sulla porta. Gli inquirenti, nella camera, hanno trovato disordine e la morte non è stata archiviata come naturale (la donna soffriva di una malattia grave e cronica, ma che non porta a crisi mortali) ma sono stati chiesti approfondimenti, anche perché vicino al corpo sono stati trovati diversi farmaci.

Gli inquirenti, tramite i tabulati telefonici e i dati del computer della donna, hanno scoperto che gli ultimi contatti erano stati proprio con il collega 50enne, risultato poi essere l’amante.

La Procura l’ha indagato; si tratta di un atto dovuto. L’uomo continua a dichiararsi “totalmente estraneo ai fatti” e parla di “una tragedia che non ha niente a che vedere con me”.

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