Caso Contrada, “No alla revisione della condanna” |La Cassazione dichiara inammissibile il ricorso

di Redazione

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Caso Contrada, “No alla revisione della condanna” |La Cassazione dichiara inammissibile il ricorso

| giovedì 07 Luglio 2016 - 13:42

La Cassazione ha dichiarato “inammissibile” il ricorso di Bruno Contrada contro la condanna definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa emessa dalla Suprema Corte nel 2007.

La difesa, che aveva contestato questa sentenza dopo che ad aprile la Corte di Strasburgo aveva “censurato” la condanna a 10 anni di carcere inflitta all’ex 007, aveva fatto ricorso per “errore materiale”.

Contrada chiedeva la revisione del processo in forza di una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo che l’anno scorso aveva sanzionato l’Italia. Secondo Strasburgo, Contrada non doveva essere processato e condannato perché, all’epoca dei fatti (1979-1988), il reato di concorso esterno in associazione mafiosa non “era sufficientemente chiaro e il ricorrente non poteva conoscere nello specifico la pena in cui incorreva per la responsabilità penale che discendeva dagli atti compiuti”.

 

“Mi sia restituito l’onore tolto” le parole di Contrada che aggiunge “Leggeremo le motivazioni per cui la Cassazione non dà esecuzione alla sentenza della Corte europea. Ma sin da ora si può dire che sia una decisione in contrasto con la convenzione sottoscritta dallo Stato italiano”.

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