La storia di Santo Stefano, perché il 26 dicembre è festivo

di Redazione

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La storia di Santo Stefano, perché il 26 dicembre è festivo

| mercoledì 14 Dicembre 2016 - 11:30

Il 26 dicembre in Italia è chiamato molto più comunemente “giorno di Santo Stefano” ed è segnato nel calendario in rosso, a indicare che si tratta anche questo di un giorno di festa.

La celebrazione liturgica di Santo Stefano è fissata il 26 dicembre perché nei giorni seguenti alla nascita del Figlio di Dio, furono posti i “Comites Christi”, cioè i più vicini nel suo percorso terreno e primi a renderne testimonianza con il martirio. Così si inizia con Santo Stefano primo martire della cristianità, segue al 27 dicembre San Giovanni Evangelista, il prediletto da Gesù, autore del Vangelo dell’amore.

Sulle origini di Santo Stefano c’è molta incertezza: in quel tempo Gerusalemme era un crocevia di tante popolazioni, con lingue, costumi e religioni diverse ma si suppone che Stefano fosse un greco, ebreo. Di certo fu uno dei primi giudei a diventare cristiani e a seguire gli Apostoli, divenendo poi il primo dei diaconi di Gerusalemme.

Stefano compiva grandi prodigi tra il popolo, soprattutto fra gli ebrei della diaspora, che egli convertiva alla fede in Gesù crocifisso e risorto. Gli ebrei ellenistici vedendo il gran numero di convertiti, aizzarono il popolo e accusarono Stefano di “pronunziare espressioni blasfeme contro Mosè e contro Dio”.

Stefano fu trascinato fuori dalle mura della città e lapidato, in un linciaggio incontrollabile, tanto era il furore della gente. Gli Atti degli Apostoli narrano che alcune persone lo seppellirono, non lasciandolo in preda alle bestie selvagge, mentre nella città di Gerusalemme si scatenò una violenta persecuzione contro i cristiani.

Nei decenni, chiese, basiliche e cappelle in suo onore sorsero dappertutto, solo a Roma se ne contavano una trentina, delle quali la più celebre è quella di S. Stefano Rotondo al Celio, costruita nel V secolo da papa Simplicio.

In Italia ci sono 14 Comuni che portano il suo nome; nell’arte è stato sempre raffigurato indossando la “dalmatica” la veste liturgica dei diaconi; suo attributo sono le pietre della lapidazione, per questo è invocato contro il mal di pietra, cioè i calcoli ed è il patrono dei tagliapietre e muratori.

Il 26 dicembre è diventato un giorno festivo a seguito di un’iniziativa dello Stato italiano del 1949 volta a estendere le celebrazioni del Natale, un po’ come è avvenuto per il lunedì dell’angelo, meglio noto come “Pasquetta”.

Santo Stefano viene festeggiato il 26 dicembre dalla Chiesa cattolica e da quella protestante mentre per la Chiesa ortodossa è il 27 dicembre. Oltre che in Italia si celebra anche in Austria, Germania, Irlanda, Danimarca, Catalogna, Croazia, Serbia, Montenegro e Romania.

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