Napoli, Sarri: “Secondo posto? Sarebbe storico. Serve umiltà e determinazione”

di Redazione

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Napoli, Sarri: “Secondo posto? Sarebbe storico. Serve umiltà e determinazione”

| venerdì 05 Maggio 2017 - 17:33

Un obiettivo chiamato secondo posto. Maurizio Sarri ha le idee chiare e nella conferenza stampa della vigilia di Napoli – Cagliari chiede la massima concentrazione e cattiveria agonistica per puntare al sorpasso sulla Roma e centrare ancora una volta l’accesso diretto alla Champions League.

“Loro sono tranquilli come classifica, vengono da risultati ottimi – racconta Sarri in conferenza stampa – Saranno anche determinati, vorranno dimostrare che non c’era quel risultato. Sarà una partita tosta. Dobbiamo dimostrare umiltà, altrimenti non andremo oltre le difficoltà; poi serve determinazione e cattiveria mentale. Hamsik? Venerdì ha fatto gran parte dell’allenamento con noi, non corre particolari rischi. Verificheremo le sue condizioni dopo gli allenamenti di oggi e domani poi decideremo se mandarlo dentro”.

Sarri tiene la Roma nel mirino e considera il secondo posto un traguardo quasi storico: “Per noi sarebbe importante arrivare secondi, sarebbe super; uno dei cicli più appaganti della storia del Napoli. Stiamo facendo bene. Se parliamo a dimensione mondiale, invece, forse ancora non siamo al top”.

Le motivazioni faranno la differenza, ecco che Sarri domani vuole una squadra carica: “Per noi è una gara importantissima, servirà umiltà, intelligenza, non sarà una gara facile. Come motivazioni è cambiato molto in Italia, prima alcune squadre mollavano molto prima, ora invece stanno dimostrando grande professionalità”.

“Alla Roma non manca niente, – aggiunge – sono avanti ed hanno una media punti importantissimi. Noi dobbiamo fare punti e vediamo se c’è la possibilità, la squadra ci ha sempre creduto e continuerà a farlo. Dobbiamo solo fare il massimo dei punti”.

Poi una battuta su Totti e il suo ritiro: “Non ho mai sentito dire da Totti che lascia il calcio, quindi aspetto lui. A questi grandi campioni va dato questo giusto tributo, ma ritirare la maglia numero 10 limita il sogno per il futuro e questo mi piace un po’ meno. Farei un ritiro temporaneo per qualche anno, ma poi è giusto che il futuro Totti possa indossarla”.

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