Facebook crolla a Wall Street: profili utenti violati

di Andrea Profeta

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Facebook crolla a Wall Street: profili utenti violati

| lunedì 19 Marzo 2018 - 21:00

Il gigante dei social crolla a Wall Street: Facebook va sotto del 7%. La colpa sarebbe dello scandalo Cambridge Analytica, la società che avrebbe sfruttato i dati di oltre 50 milioni di utenti Facebook per favorire il presidente Trump e influenzare il risultato delle presidenziali americane. Nel caso, sarebbe coinvolto anche il referendum su Brexit. Il Guardian e il NY Times rivelano che la società avrebbe violato 51 milioni di profili, quando era al servizio della campagna di Trump.

Cambridge Analytica forza Facebook: bufera su Zuckerberg

Il cavallo di Troia di CA si chiama “thisisyourdigitallife”. È, all’apparenza, una semplicissima app con scopi puramente accademici, presentata a Facebook e ai suoi utenti come uno strumento per ricerche psicologiche. Il download dell’app ha riguardato più di 270mila utenti, di cui Cambridge Analytica ha spiato posizioni geografiche, pagine seguite, contenuti apprezzati e, persino, attività degli amici. Cresce la pressione sul numero uno dei social che, secondo l’inchiesta del NY Times, sarebbe a conoscenza dell’illecito già dal 2015. Damian Collins, deputato inglese, ha chiesto a Zuckerberg di presentarsi per testimoniare davanti ad una commissione d’inchiesta, presso la House of Commons di Westminster. Altri parlamentari, sia americani che britannici, hanno chiesto simili chiarimenti a Facebook. Insomma, su Zuckerberg potrebbe scatenarsi, da un momento all’altro, una bufera proveniente da Washington e Londra. 

Scandalo: manipolate le percezioni dei potenziali elettorali

Chris Wylie, ex dipendente di Cambridge Analytica, ha riferito degli algoritmi che creavano “fake news di alto livello” per influenzare gli utenti. Lo scopo era proprio quello di diffondere informazioni che manipolassero la percezione dell’utente e, drammaticamente, del potenziale elettore. L’accusa è dunque gravissima: notizie false, create ad hoc da una società, per modificare le impressioni sulla realtà di coloro che scaricavano l’app incriminata. Wylie ha, inoltre, dichiarato che l’ex manager della campagna elettorale di Trump, Corey Lewandowski, si sarebbe messo in contatto con Cambridge Analytica prima ancora che il Tycoon annunciasse la sua corsa alla Casa Bianca.

 

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