Sacchetti bio: si possono portare da casa

di Rosanna Pasta

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Sacchetti bio: si possono portare da casa

| lunedì 30 Aprile 2018 - 14:00

I sacchetti bio per l’ortofrutta sfusa si possono portate da casa. Il Ministero della salute ha dato l’ok a patto che i sacchetti abbiano le stesse caratteristiche di quelli forniti a pagamento dai supermercati. I sacchetti portati da casa dai clienti devono essere nuovi, monouso, adatti per gli alimenti e compostabili.

Sacchetti bio: si possono portare da casa

I clienti dei supermercati non sono obbligati ad utilizzare i sacchetti forniti a pagamento dai supermercati. “Laddove il consumatore non intenda acquistare il sacchetto ultraleggero commercializzato nell’esercizio commerciale per l’acquisto di frutta e verdura sfusa – si legge in una circolare del Ministero della salute -, può utilizzare sacchetti autonomamente reperiti solo se idonei a preservare l’integrità della merce e rispondenti alle caratteristiche di legge”. Quindi “non pare possibile che gli operatori del settore alimentare possano impedire o vietare tale facoltà di utilizzo”. Nessun divieto se non per i sacchetti che non siano realmente idonei.

Frutta e verdura sfusi si possono mettere in contenitori portati da casa, che abbiano caratteristiche precise. “Deve trattarsi di sacchetti monouso – fanno sapere dal Ministero – (quindi, non riutilizzabili), nuovi (quindi, non utilizzati in precedenza), integri, acquistati al di fuori degli esercizi commerciali, conformi alla normativa sui materiali a contatto con gli alimenti e aventi le caratteristiche ‘ambientali'” previste dalle legge 123/2017, che ha introdotto l’obbligo dei sacchetti compostabili a pagamento per l’ortofrutta.

Il Ministero si è così espresso in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato del 21 marzo scorso, che dava il permesso di portare i sacchetti da casa. “Deve ammettersi la possibilità – si legge nella circolare – di utilizzare, in luogo delle borse ultraleggere messe a disposizione, a pagamento, nell’esercizio commerciale, contenitori alternativi alle buste in plastica, comunque idonei a contenere alimenti quali frutta e verdura, autonomamente reperiti dal consumatore”.

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