Francia, boom di consumi nel primo ristorante per nudisti

di Veronica Mandalà

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Francia, boom di consumi nel primo ristorante per nudisti

| venerdì 04 Maggio 2018 - 21:11

Naturimo-enogastronomia è un binomio alquanto insolito. Ma i fratelli gemelli Mike e Stephane Saada hanno pensato bene di sfatare questo tabù aprendo il primo ristorante per nudisti. Inaugurato il 6 novembre 2017 ‘O’ Naturel, questo è il nome del locale situato a Parigi, ha subito un’impennata immediata nella consumazione e nella spensieratezza con la quale gli ‘ospiti’ trascorrono una piacevole serata così come mamma li ha fatti.

Si tratta del terzo ristorante per nudisti aperto dopo New York e Londra.

Francia, si contano due milioni e mezzo di persone praticanti

Cedric Amato, vicepresidente dell’associazione naturista di Parigi, si reputa fiero di questa iniziativa. Il naturismo, secondo Amato, “è uno stile di vita per vivere in armonia con la natura, per rispettare se stessi e gli altri. Per sentirsi bene con il proprio corpo, condividere e liberarsi dalle ineguaglianze e dai pregiudizi veicolati dai vestiti. Puoi praticare il naturismo immerso nella natura, ma anche in spazi urbani come un ristorante o un bowling“.

Il naturismo è una pratica molto in voga in Francia: infatti si contano più di due milioni e mezzo di persone praticanti. Individui che trascorrono una piacevole serata in un ristorante creato ad hoc per l’occasione, nel quale risulta “più facile parlare con le persone. Se sei timido, quando sei nudo non lo sei più. È tutto più semplice. I primi minuti possono sembrarti difficili, imbarazzanti, ma poi ti sciogli e fila tutto liscio”. Parole che, dopo questa cena, sottoscrivo in pieno”, ha spiegato ancora una volta Amato.

Il ristorante è frequentato da gente che proviene da ogni angolo del mondo, come afferma lo stesso Mike: “Vengono dal Brasile, dalla Cina, tanti americani, belgi, olandesi, inglesi… Anche italiani. Per noi è come conoscere il mondo senza mai spostarci. Non ce lo aspettavamo, abbiamo dovuto imparare a parlottare inglese”.

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