Deadpool 2, la recensione del film che tanto aspettavamo

di Paola Chirico

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Deadpool 2, la recensione del film che tanto aspettavamo

| mercoledì 16 Maggio 2018 - 16:32

Deadpool 2 è un film del 2018 diretto da David Leitch. Basato sull’omonimo personaggio dei fumetti Marvel, è l’undicesimo film della saga sugli X-Men, sequel di Deadpool, ed è interpretato da Ryan Reynolds, Josh Brolin, Morena Baccarin, T. J. Miller, Brianna Hildebrand e Jack Kesy.

Trama di Deadpool 2

L’anti-supereroe mercenario Wade Wilson alias Deadpool (Ryan Reynolds) si trova riluttante a proteggere un ragazzino mutante, Russell. Per una misteriosa ragione l’oscuro Cable (Josh Brolin) vuole sopprimere il ragazzo, nonostante sia solo la vittima indifesa di una società che non accetta quelli come lui. Deadpool cercherà allora di metter su una squadra adibita a salvare Russell, l’X-Force.

Recensione

In un’industria cinematografica sempre più vigliacca, Deadpool come Deadpool 2 si è caricato del compito di dimostrare che un attore come Ryan Reynolds può ancora avere qualcosa da dire, che un film di supereroi non deve necessariamente assomigliare ad Iron Man o a The Dark Knight, che una buona idea può funzionare anche se non ci metti dentro Wolverine e che un film vietato ai minori di 16 anni, oggi come negli anni 80, può ancora generare ricchezza.

Il passo successivo è più spinoso, perché alla storia di Deadpool, non ci si può girare attorno, è quella di un assassino pazzo e amorale col potere di rigenerare qualsiasi ferita e menomazione e sappiamo bene quanto Hollywood diventi schizzinosa quando si tratta di film che potrebbero “impressionare i bambini”, ma evidentemente nessuno se la sente di dare un altro dispiacere a Ryan Reynolds, che ha già una serie di scelte disastrose alle spalle, e così la Fox acconsente, senza rendersene conto, alla realizzazione di un film, appunto, vietato ai minori di 16 anni.

In Deadpool 2 La storia è sorprendentemente lineare, nonostante la narrazione a singhiozzi, piena di interruzioni a uso ridere. Una commedia romantica e per famiglie a tutti gli effetti e di stampo piuttosto classico, cosa che fa ridere considerando quanto disperatamente si sforzino di apparire tenebrosi e maledetti supereroi che poi non hanno il permesso di mostrare un cazzotto o usare imprecazioni più audaci di “perbacco”. 

Deadpool 2 non smette per un solo minuto di essere divertente (molto più di quanto non lo sia il fumetto) e gestisce stupendamente i suoi personaggi, stabilendo evidenti gerarchie fra loro, ma senza mai trascurare o lasciare indietro nessuno. 

Con un budget modesto, che non è la solita “limitazione che costringe ad aguzzare l’ingegno”, diventa una vera e propria benedizione che solleva una volta tanto il cinecomics di turno dall’onere insopportabile di rendere tutto epico, grandioso e universale, la scommessa è vinta. La saga di Deadpool ha infranto una quantità tale di record di incassi che Wikipedia gli ha aperto una sotto-sezione a tendina perché se no la pagina veniva troppo lunga.

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