Contratto Lega-M5S, Salvini su Twitter: “Ecco il programma”

di Redazione

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Contratto Lega-M5S, Salvini su Twitter: “Ecco il programma”

| venerdì 18 Maggio 2018 - 08:33

Corsa contro il tempo, per limare i dettagli del programma di governo e presentare lunedì il candidato premier giallo-verde. Ultimi tre giorni di trattative e poi Luigi Di Maio e Matteo Salvini saliranno al Colle. Intanto, alle 10, scatta il fischio d’inizio per il referendum online dei grillini. Si vota fino alle 20.

Nessuno stop ai lavori della Tav, reddito di cittadinanza fino a 2 anni, paragrafo dedicato al Sud. Sono queste le grandi tematiche su cui si fonda l’ultima versione del programma di governo Lega-M5S. Il ‘contratto del cambiamento’ starebbe (finalmente) raggiungendo la versione definitiva.

Salvini pubblica contratto: “Basta bugie, vi piace?”

Il leader della Lega, Matteo Salvini, si dichiara stanco delle bugie diffuse dai media sul contratto di governo tra Lega e M5S e pubblica il testo del programma definitivo su Twitter. “Giorni e notti di lavoro, tanti punti del programma della Lega e del centrodestra in questo “contratto di governo”. Basta bugie di giornali e tivù, ecco la realtà: vi piace??”.

Da una prima lettura del programma pubblicato da Salvini, sembrano subito evidenti alcune differenze con le ultime bozze. In quello che dovrebbe essere il testo definitivo del contratto di governo M5S-Lega, salta l’impegno a proporre che i titoli di stato di tutti i Paesi dell’area euro acquistati dalla Banca centrale europea attraverso il Quantitative easing (Qe) siano esclusi pro quota dal calcolo del rapporto Debito/Pil. Emergono poi le agevolazioni per le auto “verdi” “a fronte della rottamazione o vendita di un mezzo con motore endotermico o per interventi di retrofit per veicoli a combustione interna”. Diventa dunque “prioritario” utilizzare strumenti finanziari per favorire l’acquisto di un nuovo veicolo ibrido ed elettrico. Nella versione definitiva del contratto, inoltre, si legge: “Il contributo concesso, che dovrà essere attentamente aggiornato sulla base del tasso di diminuzione dei prezzi internazionali delle vetture elettriche, servirà anche come volano per il rafforzamento della presenza sul territorio di un sistema di vendita e dell’infrastruttura di ricarica”.

Luigi Bersani non tarda a replicare. “Il documento 5Stelle-Lega (nei suoi aspetti accettabili, negativi, oscuri o omissivi) sarebbe comunque giustificato come programma elettorale. Come contratto, non c’è notaio che lo registrerebbe“, avrebbe detto in risposta alla pubblicazione di Salvini su Twitter.

Intanto la formula di questo contratto spaventa l’Europa. “Italia: questa nuova alleanza che preoccupa l’Europa” è il titolo di apertura del quotidiano francese Le Monde. “L’Europa – si legge in prima pagina – si preoccupa di questo governo che non conta più uscire dall’euro, ma che difende un programma ritenuto ‘delirante’ da numerose capitali. I populisti italiani prevedono una cancellazione di 250 miliardi di euro di debito pubblico e oltre 100 miliardi di nuove spese. I progetti della nuova coalizione fanno pesare il rischio di una crisi del debito sui mercati”. Le Monde precisa poi che né Luigi Di Maio né Matteo Salvini “dovrebbero diventare premier”. Inoltre, un ampio articolo sulla Matinale du Monde spiega i motivi per cui “gli europei tremano dinanzi al prossimo governo italiano”. “La prospettiva di una coalizione anti-sistema – si legge – lascia temere a Bruxelles che Roma infranga le regola di bilancio dell’Ue”.

L’impegno di M5S-Lega

“I contraenti” del contratto di governo M5S-Lega “si impegnano a non mettere in minoranza l’altra parte in questioni che per essa sono di fondamentale importanza” recita l’accordo al capitolo 1, dal titolo “Funzionamento del governo e dei gruppi parlamentari”. Eventuali contrasti di linea politica forieri di voti contrari in Parlamento vengono demandati al Comitato di conciliazione. Lega e M5S “si impegnano a tradurre questo contratto in una pratica di governo e sono insieme responsabili di tutta la politica dell’Esecutivo – si legge all’inizio del paragrafo intitolato “Cooperazione tra le due forze politiche” -.

I contraenti stabiliranno insieme il lavoro in ambito parlamentare e governativo e si adopereranno per ottenere il consenso rispetto a questioni relative a procedure, temi e persone. Per quanto riguarda gli altri obiettivi, le parti si impegnano, in primo luogo, a fornirsi tempestivamente informazioni esaurienti circa le finalità che si intendono conseguire e i relativi strumenti.

Berlusconi a Mattarella: “Sono pronto a fare il premier”

Silvio Berlusconi, dalla Val D’Aosta dove domenica si vota per le regionali, rilancia la sua candidatura come premier. “Io sono disponibile – dice – e credo che non c’è altro candidato che possa essere paragonabile al candidato Silvio Berlusconi“. Si rivolge direttamente a Mattarella, puntando su incarico affidato al centrodestra. “Devo sfogarmi un attimo – ha continuato -, quello che dovrebbe accadere è che il presidente dia l’incarico al Centrodestra con una presentazione di un proprio programma in Parlamento dove sarei sicuro di ottenere la maggioranza. Un governo – dice ancora – che potrebbe durare a lungo anche fino a fine legislatura”.

Da quando Matteo Salvini si è seduto al tavolo con Luigi Di Maio, il cavaliere ha preso le distanze dalle decisioni del leader della Lega. “Tra me e Salvini, in questo momento parlando del tavolo organizzato con i 5 stelle c’è molta distanza“, dice. Quando poi gli si chiede come mai Salvini e Di Maio non abbiamo trovato ancora una piena intesa, Berlusconi incalza: “C’è una carenza di personaggi di spessore, che possano garantire doti di affidabilità, buon senso ed equilibrio. A questo si aggiunge il fatto che un certo Silvio Berlusconi che ha un’esperienza di nove anni alla guida del Paese e che ha presiduto per tre volte vertici internazionali come il G7 e il G8 è tornato disponibile”.

Berlusconi: “Salvini torna a casa”

“Nell’ultima telefonata che gli ho fatto ho consigliato a Salvini di tornare a casa”, ha detto Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, ad Aosta per l’ultima giornata di campagna elettorale per le regionali.

Salvini: “Comunque vada, lunedì saremo al Colle”

Mentre è in corso il voto online del Movimento 5 Stelle, il segretario della Lega rassicura sul possibile governo. “Faremo di tutto perché un governo nasca, in ogni caso un governo nascerà – dice Matteo Salvini interpellato dai giornalisti a Monza -. Lunedì sicuramente andremo dal presidente Mattarella per rispetto, perché comunque si chiuda abbiamo fatto tutto il possibile”.

M5S ed elettori al voto sul contratto

Se sulla piattaforma il voto si chiude alle 20 di venerdì, nel weekend dalle 9 alle 18, il contratto sarà sottoposto all’attenzione degli elettori nei gazebo allestiti (separatamente) da pentastellati e Lega. I cittadini sono chiamati a votare con un “sì” o con un “no” il programma stilato dalle due forze politiche. Per quanto riguarda il nome del premier, dovranno fidarsi a scatola chiusa. Di Maio intanto si dichiara felice e deciso a firmare il contratto soltanto dopo il consenso degli italiani.

I cittadini devono esprimersi sui temi caldi presenti nell’accordo dalle banche, al lavoro, al conflitto di interessi, dalla legittima difesa, ai vaccini, e poi ancora sul reddito di cittadinanza (780 euro mensili per persona singola), sulle pensioni di cittadinanza (integrazioni per chi percepisce una somma inferiore ai 780 euro ogni mese), sulla riduzione della pressione fiscale con l’introduzione di una flat tax che rispetti il criterio della progressività, il taglio dei costi della politica, la cyber security.

I temi più scottanti sono immigrazione ed Europa. Sembra che non ci sia ancora una linea condivisa sul da farsi. In ambito internazionale si cerca di favorire gli interessi degli italiani rivedendo gli accordi con l’Europa. Per quanto riguarda la gestione dei flussi migratori, si punta al superamento degli accordi di Dublino, con il rimpatrio di 500 mila irregolari e una ridefinizione delle sedi temporanee.

Sul blof dei 5 Stelle, Luigi Di Maio lancia il voto online sul contratto. “Sono davvero felice – scrive – perché in questo contratto non ci sono solo delle proposte, non c’è solo un’idea di Paese, non ci sono solo le nostre battaglie storiche. In questo contratto ci sono le persone che ho incontrato in campagna elettorale”. Afferma poi che il programma partirà solo dopo il consenso degli italiani. “Se voi deciderete che è la strada giusta da percorrere – continua -, nonostante quello che dicono tutti i giornaloni italiani e stranieri, nonostante qualche burocrate a Bruxelles, nonostante lo spread, allora come capo politico del MoVimento 5 Stelle firmerò questo contratto per far finalmente partire il governo del cambiamento”.

Tutte le novità dell’ultima versione del contratto: Reddito, Sì Tav e niente più Italexit

Dunque, andiamo con ordine. Quali sono le cosiddette novità dell’ultima versione del contratto?

Sul reddito di cittadinanza, poche ma sostanziali modifiche. È Salvini ad aver mandato a segno il colpo sull’argomento (almeno, così pare). Per ottenere il reddito, infatti, non si potranno rifiutare più di tre offerte di lavoro in due anni. La precedente versione, abbozzata, del reddito di cittadinanza, infatti, sarebbe stata in contrasto con lo ‘spirito leghista‘.

Niente più NO TAV. Ed era, infatti, prevedibile che la diarchia Salvini-Di Maio cambiasse idea. L’accordo tra Italia e Francia sulla linea ad Alta Velocità Torino-Lione sarà ridiscusso, ma non potrà essere accantonato. Le pressioni dell’Europa non possono essere ignorate. Da No Tav a Sì Tav, dunque.

Passo indietro sull’euro, anzi indietrissimo. Nella bozza pubblicata dall’Huffington Post, infatti, si auspicava (o si presumeva) un’uscita dal mercato unico. Un punto fortemente ridimensionato negli ultimi due giorni. Oggi, dal contratto di governo, sparisce qualsiasi cenno ad un’ipotesi Italexit. Ma le pressioni dell’Europa non c’entrano.

Salvini, infine, vince su altri due punti, non solo sul reddito di cittadinanza. Infatti, la Lega ottiene la possibilità di inserire la tanto inflazionata norma sulla legittima difesa nella presunta ‘riforma della giustizia‘. La formula concordata tra i due leader è: “In considerazione del principio della inviolabilità della proprietà privata, si prevede la riforma e l’estensione della legittima difesa domiciliare, eliminando gli elementi di incertezza interpretativa, che pregiudicano la piena tutela della persona che ha subito un’intrusione nella propria abitazione e nel proprio luogo di lavoro”. Poi, il Carroccio manda a segno un altro colpo. Il tema, importantissimo, è quello degli asili gratis. Gratis sì, ma solo per le famiglie italiane. Insomma, pare che la trattativa (almeno su molti punti) sia stata molto leghista e poco stellata.

Oggi il M5S vota online

“Per tutta la giornata di oggi, a partire dalle 10 e fino alle 20, saranno attive su Rousseau le votazioni sul contratto per il governo del cambiamento”, lo annuncia Di Maio sul blog delle Stelle. Per il leader grillino, gli ultimi 70  giorni sono stati intensi ma produttivi. Anche la Lega, nel weekend, sottoporrà al voto popolare il programma. Ormai, i due cuori battono all’unisono.

“Sul premier stiamo ancora ragionando, non è chiusa ancora”, ha spiegato ieri sera il leader del M5s, il quale ha in seguito specificato che “venerdì il contratto sarà messo al voto online degli iscritti“. “Sono stati sciolti tutti i nodi” sul contratto e “nei prossimi giorni scioglieremo quello sul premier”, ha spiegato Di Maio, confermando, anche, che nel contratto ci sarà il conflitto di interessi.

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