Palermo, al via la prima edizione di ‘Real Verde’

di Redazione

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Palermo, al via la prima edizione di ‘Real Verde’

| lunedì 28 Maggio 2018 - 18:19

Una tre giorni all’insegna della full immersion nella natura: incontri, trekking naturalistico urbano, visite guidate e un protagonista assoluto, il gigantesco Ficus Macrophylla che abbraccia un Pino. Da queste premesse parte la prima edizione di ‘Real Verde‘, dall’1 al 3 giugno. Si tratta di un autentico preludio all’apertura definitiva dei Giardini Reali di Palazzo dei Normanni. Sarà, dunque, un’occasione per ammirare il connubio perfetto fra storia, arte religione e botanica.

L’evento è stato organizzato dall’Ars (Assemblea Regionale Siciliana), dalla Fondazione Federico II e da Legambiente, nell’ottica di un arricchimento culturale per i temi del turismo sostenibile. Il progetto vede la collaborazione interistituzionale del Simua (Sistema Museale d’Ateneo) dell’Università di Palermo.

Obiettivo fondamentale, secondo il Presidente Gianfranco Micchichè e il Direttore Patrizia Monterosso, è la valorizzazione dei “monumenti della natura“, primo fra tutti il gigantesco ficus macrophylla che abbraccia un pino e vive in compagnia di piante rarissime.

Ospite d’eccezione il poeta e scrittore bergamasco residente in Piemonte, Tiziano Fratus, che ha coniato il concetto di ‘Homo Radix‘.

La particolarità dei Giardini Reali del Palazzo dei Normanni

Si tratta di un ornamento naturale dalle varie sfumature estetiche, artistiche e stilistiche che rimandano in un certo senso all’espressionismo. Dagli scorci romantici (come la collinetta delle felci e delle succulente) al giardino mediterraneo che rievoca il periodo storico compreso tra ‘600 e ‘700, sino alla porzione in stile gardenesque con le aiuole di forma irregolare tipiche del post illuminismo, ricoperte di prato, da cui emergono le piante come se fossero autentiche statue.

Questa miscela stilistica crea il tardo romantico, caratterizzato dalla presenza di esemplari esclusivi come Dioon mejiae, Encephalartos whitelockii, Encephalattos arenarius e Ceratozamia kuesteriana. Senza dimenticarsi della Sabal uresana e insolite varietà di plumeria. Non è un caso che tale progetto rispecchia il ‘pollice verde’ dell’imperatore Federico II, soprannominato “l’Imperatore naturalista” grazie al suo amore per la natura.

Da un punto di vista storico, il giardino sopra le mura di cui si hanno le prime tracce nelle cronache dell’arabo Ibn Jubair nel 1184 – riflette i tempi in cui era Genoard, sotto Guglielmo II, luogo di delizie tanto che Boccaccio vi ambientò una delle novelle del ‘Decamerone‘. Il giardino ha sempre seguito le vicende di Palazzo Reale: dimora o fortificazione, e stette a guardare quando il Ferramolino fece costruire il bastione San Pietro, a metà ‘500. Di fatto risale a quegli anni un passaggio sotterraneo che corre lungo l’intero bastione: serviva per le ronde che tenevano sotto controllo eventuali attacchi.

La programmazione del ‘Real Verde’ al Palazzo dei Normanni

L’epicentro di Real Verde è ai Giardini Reali ma parte sin da subito un test di network museale-botanico della città: infatti tutti coloro che l’1, il 2 il 3 giugno esibiranno alla biglietteria dell’Orto Botanico il ticket del Complesso Monumentale Palazzo Reale – Cappella Palatina potranno usufruire di una riduzione.

I giardini, la Cappella Palatina e la mostra Sicilië, Pittura fiamminga, resteranno aperti dalle 8.15 fino alle 21 (ultimo ingresso ore 20). Inoltre, nella tre giorni si terrà alle 17 una visita guidata gratuita ai Giardini Reali con Manlio Speciale, curatore dell’Orto Botanico.

Venerdì 1 giugno alle ore 18 è in programma un meeting su ‘I Monumenti della Natura: uno straordinario patrimonio culturale e naturale‘ con un ospite d’eccezione: il poeta e scrittore Tiziano Fratus, che si definisce ‘cercatore di alberi‘. Saranno presenti anche Gianfranco Miccichè, presidente dell’ARS, Patrizia Monterosso, direttore generale della Fondazione Federico II, Paolo Inglese, direttore del Sistema Museale dell’Università degli Studi di Palermo, Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, Rosario Schicchi, direttore dell’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Palermo e Giuseppe Barbera, docente di Colture Arborea all’Università degli Studi di Palermo.

Invece sabato 2 giugno alle 9 spazio al trekking naturalistico urbano col Prof. Rosario Schicchi, direttore dell’Orto Botanico di Palermo che illustrerà le piante monumentali che si incontreranno durante il percorso. Si partirà dalla Fossa della Garofala (appuntamento davanti al Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali, Ed. 4, Viale delle Scienze), e si proseguirà per i Giardini Reali di Palazzo dei Normanni, il Platano di via Merlo, Ficus di Villa Garibaldi, Platani di Goethe di Villa Giulia e l’Orto Botanico.

Tiziano Fratus, inventore del concetto di ‘Homo radix’

  • “Sono un uomo che si fa sempre più albero in un paesaggio di alberi che si fanno sempre più uomini”;
  • “Abito un continente compreso fra la carta e la corteccia”;
  • “La distanza fra radice e fronda è proporzionale alla distanza fra realtà e pensiero”.

Di origini bergamasche, Tiziano Fratus si trasferisce in Piemonte all’età di 12 anni. Esplorando il Big Sur, uno dei cuori della California, lo scrittore conosce le prime sequoie millenarie. Incontro fondamentale che getta le basi per il concetto del cosiddetto ‘Homo Radix‘, ossia una nuova identità in movimento che parte dal contatto con la natura: ci si siede e si ascolta la voce dell’arbogrammaticus, il grande albero che regola la vita e il tempo.

Da quel momento in poi Fratus inizia un pellegrinaggio nel paesaggio, affinando le sue armi migliori quali: alberografia, disciplina della dendrosofia, meditazione nella natura e arricchire di neologismi il ‘vocabolario da Uomo Radice’.

Fra i titoli pubblicati si segnalano:

  • “Ogni albero è un poeta”;
  • “I giganti silenziosi”;
  • “Manuale del perfetto cercatore di alberi”;
  • “Il bosco è un mondo”;
  • “Il libro delle foreste scolpite”;
  • “L’Italia è un bosco”;
  • “L’Italia è un giardino”;
  • “Il sussurro degli alberi”.
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