Confermato il licenziamento di 5 operai della Fiat che nel 2014 inscenarono il funerale dell’a.d. Sergio Marchionne davanti ai cancelli di Pomigliano, nel Napoletano. La Cassazione ha infatti accolto il ricorso dell’azienda ritenendo oltrepassati “i limiti della dialettica sindacale“.
I lavoratori furono licenziati ma la sanzione venne confermata dal tribunale di Nola. Poi annullata dalla Corte d’appello di Napoli che ordinò il reintegro, escludendo la giusta causa.
Funerali Marchionne,
Era il 5 giugno del 2014 quando per protesta contro le politiche aziendali fu inscenata la morte dell’ad di Fiat Sergio Marchionne davanti ai cancelli dello stabilimento di Pomigliano d’Arco. Un manichino con le sembianze del top manager fu impiccato. I responsabili della bravata furono licenziati, reintegrati ma lasciati a casa, ma oggi la Cassazione ha confermato la legittimità del licenziamento delle cinque tute blu.