Una capsule collection di calzature retrò che rievoca gli anni d’oro del cinema muto. La storia che lega Salvatore Ferragamo alle star della Hollywood di altri tempi ha origini molto lontane. Lo stilista italiano infatti si trasferì nel 1923, con la sua attività di riparazioni di scarpe, da Santa Barbara all’Hollywood Boulevard dove aprì l’esclusivo Hollywood Boot Shop.
Qui, per circa quattro anni fino 1927, disegnò e realizzò scarpe per le più grandi star del cinema, da Mary Pickford a Rodolfo Valentino, da Joan Crawford a Gloria Swanson, da Charlie Chaplin a Lilian Gish e collaborò con registi del calibro di D.W.Griffith e Cecile B. DeMille.
Hollywood in quel periodo parlò italiano, almeno per quanto riguarda le calzature, e dettò le regole della moda del tempo. Seguendo la traccia dell’autobiografia di Salvatore Ferragamo, è stata sviluppata come la trama di un film la mostra “L’Italia ad Hollywood”, visitabile al museo Ferragamo di Firenze fino al 10 marzo 2019, che racconta con materiale fotografico e video il legame tra l’artigianato italiano e il cinema degli anni ’20.
Ferragamo’s Creations
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Dalla mostra è stata poi elaborata, in chiave contemporanea, Ferragamo’s Creations, una capsule collection dal sapore vintage che ha preso a modello i disegni d’epoca di Salvatore Ferragamo ma anche i materiali, i colori e le finiture originali.
Sei creazioni fedeli alla storia della maison che uniscono ai fiocchi strutturati, ai braccialetti alle caviglie o ai doppi cinturini sul collo del piede delle donne con tacchi dagli 8 ai 10,5 centimetri, i 2 centimetri con tomaia bicolor black&white degli uomini. Ogni paio ad edizione limitata viene consegnato con un packaging che rispecchia il valore d’antan delle calzature e insieme a un certificato di garanzia che ripercorre la storia della scarpa e del suo storico “proprietario”.
Foto da Ferragamo.com
