Fontana: “Aboliamo la legge Mancino”. Conte, Salvini e Di Maio frenano

di Redazione

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Fontana: “Aboliamo la legge Mancino”. Conte, Salvini e Di Maio frenano

| venerdì 03 Agosto 2018 - 13:18

“Abroghiamo la legge Mancino, che si è trasformata in una sponda normativa usata dai globalisti per ammantare di antifascismo il loro razzismo anti-italiano”. È quanto propone, via Facebook, il ministro per la Famiglia, Lorenzo Fontana, che si scaglia contro “i burattinai della retorica del pensiero unico”.

Il post del ministro Lorenzo Fontana

“I fatti degli ultimi giorni – scrive il ministro – rendono sempre più chiaro come il razzismo sia diventato l’arma ideologica dei globalisti e dei suoi schiavi (alcuni giornalisti e commentatori mainstream, certi partiti) per puntare il dito contro il popolo italiano, accusarlo falsamente di ogni nefandezza, far sentire la maggioranza dei cittadini in colpa per il voto espresso e per l’intollerabile lontananza dalla retorica del pensiero unico. Una sottile e pericolosa arma ideologica studiata per orientare le opinioni”.

“Tutte le prime pagine dei giornali – prosegue – montando il caso ad arte, hanno puntato il dito contro la preoccupante ondata di razzismo, per scoprire, in una tragica parodia, che non ce n’era neanche l’ombra. Se c’è quindi un razzismo, oggi, è in primis quello utilizzato dal circuito mainstream contro gli italiani. La ragione? Un popolo – aggiunge il ministro leghista – che non la pensa tutto alla stessa maniera e che è consapevole e cosciente della propria identità e della propria storia fa paura ai globalisti, perché non è strumentalizzabile”.

Abroghiamo la legge Mancino – conclude Fontana -, che in questi anni strani si è trasformata in una sponda normativa usata dai globalisti per ammantare di antifascismo il loro razzismo anti-italiano. I burattinai della retorica del pensiero unico – conclude – se ne facciano una ragione: il loro grande inganno è stato svelato”.

La legge Mancino sanziona e condanna gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista, e aventi per scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali. La legge punisce anche l’utilizzo di simbologie legate a suddetti movimenti politici.

Nicola Mancino difende la ‘sua’ legge

“Una emergenza di tipo sociale, legata a forme di razzismo strisciante e ad una certa recrudescenza di idee suprematiste, esiste ancora, ed eventuali reati commessi con tali assurde motivazioni vanno sanzionati adeguatamente”. Così l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino difende la sua legge. E rileva “con soddisfazione che il governo concorda sulla necessità di mantenere in vigore gli strumenti legislativi che contrastano la propaganda e l’incitazione alla violenza e qualsiasi forma di discriminazione razziale, etnica e religiosa”, fra cui anche la sua legge.

Salvini: “Non è priorità”

“Se mi chiedete se faremo una proposta di legge o una raccolta di firme per abolire la legge Mancino dico di no. E’ un’idea ma sicuramente non è una priorità per la Lega e il governo, che ha al centro della propria azione lavoro, tasse e sicurezza”, così risponde il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

Di Maio: “La legge Mancino deve restare dov’è”

“La legge Mancino per me deve rimanere dov’è. Le pensioni d’oro invece devono scomparire alla velocità della luce”. Lo scrive il vicepremier e capo politico dei M5s, Luigi Di Maio, su Facebook.

Conte: “Nessuna discussione o confronto sulla legge Mancino”

“L’abrogazione della legge Mancino non è prevista nel contratto di governo e non è mai stata oggetto di alcuna discussione o confronto tra i membri del Governo. Personalmente credo che il rispetto delle idee sia un valore fondamentale di ogni sistema democratico, ma allo stesso modo ritengo che siano sacrosanti gli strumenti legislativi che contrastano la propaganda e l’incitazione alla violenza e qualsiasi forma di discriminazione razziale, etnica e religiosa”. Lo dichiara il presidente del Consiglio Giuseppe Conte su Facebook. “In questo momento il governo deve lavorare e impegnarsi su molti fronti caldi: rilancio dell’occupazione, riforme strutturali che consentano la crescita economica e lo sviluppo sociale del Paese. Concentriamo su questi obiettivi il nostro impegno”, sottolinea.

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