Lecce, voti in cambio di case popolari: amministratori in manette

di Redazione

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Lecce, voti in cambio di case popolari: amministratori in manette

| venerdì 07 Settembre 2018 - 11:36

Compare anche il nome del senatore leccese della Lega Roberto Marti tra i 46 indagati coinvolti nell’inchiesta della Gdf di Lecce che ha portato all’arresto di ex amministratori comunali, consiglieri comunali, alcuni dei quali ancora in carica, e dirigenti del Comune di Lecce.

Lecce, alloggi in  cambio di case popolari: arresti

Gli arresti sono stati richiesti dai Pm Massimiliano Carducci e Roberta Licci. Sono 46 le persone indagate, tutte a vario titolo accusate per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale, abuso d’ufficio e falso ideologico. Voti elettorali sarebbero stati ‘scambiati’ con alloggi popolari.

Sono in tutto 34 gli indagati che non sono stati raggiunti da alcun provvedimento restrittivo nell’ambito dell’inchiesta. Marti, dal 2004 al 2010, è stato assessore a Lecce ai Servizi sociali, ai progetti mirati e alle pari opportunità. Il reato contestato è abuso d’ufficio e falso ideologico

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