Copenaghen, l’inceneritore del futuro con pista da sci

di Tignitè

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Copenaghen, l’inceneritore del futuro con pista da sci

| venerdì 23 Novembre 2018 - 14:31

  Entrerà in funzione tra qualche giorno il termovalorizzatore più grande d’Europa, un’opera straordinaria e quasi avveniristica che pone la Danimarca all’avanguardia nel campo delle energie rinnovabili e nella valorizzazione dell’ambiente.

L’opera è anche di altissimo livello architettonico: lo skyline si staglia contro il cielo della pianura danese rappresentando anche una realizzazione di notevolissimo interesse urbanistico.

La struttura, che sorge in un’area verde a soli 5 Km dalla città ed all’interno di un parco pubblico e che sarà gestita da un consorzio di cinque comuni di cui è capofila il comune di Copenaghen, appare all’avanguardia anche per essere stata progettata e realizzata con l’idea di creare anche un focus sociale con l’offerta di straordinari servizi per il tempo libero.

All’interno, infatti, sono caffetterie con vista sul porto e self- service, mentre nel grande parco che circonda la struttura sono presenti impianti sportivi, piste di pattinaggio e piste ciclabili. Sul tetto della struttura, all’altezza di 100 metri con panorama mozzafiato sulla città, si trova una pista da sci di 400 metri che si raggiunge con ascensori e tappeti mobili e di cui si può fruire pagando un biglietto di circa dieci euro l’ora.

Si  è colta l’opportunità anche per la creazione di una parete per l’arrampicata libera di 85 metri, una delle più alte del mondo. Per consentire la comoda fruizione di tutti i servizi offerti da quella che appare essere quasi solo marginalmente la struttura di un termovalorizzatore, è previsto un parcheggio di dimensioni adeguate.

Tutto questo è stato possibile realizzare  a soli 5 chilometri dal centro della città di Copenaghen ed all’interno di un parco pubblico perché la nuova frontiera delle tecnologie poste in opera farà funzionare l’inceneritore ad impatto zero: infatti dai camini uscirà soltanto vapore acqueo. Il nuovo forno della capitale danese rappresenta così oggi l’espressione di massimo  livello nel campo dell’ingegneria energetica quale modello eccezionale della possibile trasformazione dei rifiuti in risorse, congiuntamente ad un grande impulso anche alla valorizzazione dell’ambiente.

Il termovalorizzatore, che è stato inaugurato nel 2017 e che  entrerà in funzione il prossimo mese di dicembre 2018, è costato 670 milioni di dollari, brucia 400mila tonnellate di rifiuti all’anno, fornisce elettricità a 65.000  abitazioni ed acqua calda a 160.000 appartamenti. L’impianto,  progettato dallo studio di architettura Bjarke Ingels Group, funziona con due caldaie a grata, due linee di depurazione fumi a umido con condensazione del vapore acqueo ed una turbina da 67 MWe: sistema che consente di recuperare energia elettrica ed energia termica lavorando su diverse tipologie di rifiuti con un rendimento complessivo stimato del 107%.

L’impianto, inoltre, estrae  un notevole quantitativo di metalli dalle ceneri pesanti, ceneri che possono a loro volta essere riutilizzate trovando  impiego quali componenti  di materiali per costruzione.

foto:Vita.it

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