Sea Watch, tre politici salgono a bordo: “Situazione di estremo disagio”

di Redazione

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Sea Watch, tre politici salgono a bordo: “Situazione di estremo disagio”

| domenica 27 Gennaio 2019 - 14:18

“Abbiamo fatto un blitz utilizzando un gommone. Con noi ci sono anche un avvocato e uno psicologo”. Così il segretario nazionale di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, ha annunciato la “missione” a bordo della nave Sea Watch, che si trova a largo dalle coste di Siracusa, insieme ai parlamentari Stefania Prestigiacomo (Forza Italia), Riccardo Magi (+Europa) e il sindaco aretuseo Francesco Italia. Alcuni migranti hanno mostrato ai politici i segni delle torture subite in Libia.

“Era mia intenzione portare il sostegno della comunità siracusana che rappresento a queste persone che vivono una condizione di estremo disagio emotivo e fisico”, ha detto il sindaco di Siracusa. “Nessuno può comprimere le nostre prerogative parlamentari che ci consentono di salire a bordo, a maggior ragione perché ‘imbarcazione non è in quarantena e anzi – altro fatto gravissimo e senza precedenti – l’autorità marittima sanitaria non ha accolto ieri la richiesta di accertamento sanitario inoltrata su nostro consiglio dal comandante”, ha quindi aggiunto la parlamentare Stefania Prestigiacomo che era alla guida del gommone perché in regolare possesso di patente nautica.

Il comandante della Sea Watch ieri “ha chiesto assistenza psicologica per le persone a bordo, ma non ha sollecitato un’intervento per emergenza medica”, precisa il procuratore reggente di Siracusa, Fabio Scavone, sottolineando che “non è valutabile alcuna omissione di soccorso”. 

Sea Watch, politici a bordo della nave: Salvini attacca

“Nonostante i divieti alcuni parlamentari italiani (fra cui uno di Forza Italia) non rispettano le leggi italiane e favoriscono l’immigrazione clandestina?”, commenta il ministro dell’Interno. “Abbiamo elementi concreti – afferma Salvini – per affermare che, mettendo a rischio la vita delle persone a bordo, il comandante e l’equipaggio della ong Sea Watch 3 abbiano disubbidito a precise indicazioni che giorni fa li invitavano a sbarcare nel porto più vicino (non in Italia!)”. 

Quindi la replica di Riccardo Magi: “Spiace che ci sia un ministro dell’Interno che a giorni alterni faccia il membro dell’Esecutivo, il giudice e il poliziotto. È il degrado delle istituzioni. Noi abbiamo esercitato le prerogative parlamentari costituzionalmente protette volendo svolgere ispezioni in un luogo da giorni nel limbo del diritto e dell’umanità. Sarebbe stato illegale impedirci l’ispezione e le motovedette se avessero voluto lo avrebbero potuto fare. E questa è già una risposta”. 

Non c’è nessun concorso da parte dei parlamentari e degli esponenti politici saliti sulla Sea Watch in un eventuale reato, per altro non provato. Se il ministro Salvini ha elementi che indicano che la ong ha violato le norme sul contrasto all’immigrazione clandestina, li denunci alla procura di Siracusa. Ma se anche emergessero rilievi in tal senso, non c’è alcun concorso da parte dei parlamentari, che sono saliti sulla nave solo per verificare le condizioni dei migranti”, ha dichiarato il professor Pasquale De Sena, docente di Diritto Internazionale alla Cattolica di Milano.

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