Disneyland Paris organizza il primo Gay Pride del parco

di Redazione

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Disneyland Paris organizza il primo Gay Pride del parco

| sabato 02 Febbraio 2019 - 18:16

Un ulteriore passo in avanti della Disney verso la causa LGBTQ. Il parco a tema di Parigi ospiterà infatti il primo Gay Pride ufficiale della storia della Casa di Topolino. Il Magical Pride, così è stato chiamato, di Disneyland Paris si terrà l’1 giugno 2019 in apertura di tutte le iniziative mondiali per il Pride.

Performance musicali, merchandising ufficiale (con tanto di orecchie di Topolino arcobaleno), spettacoli con famosi dj e persino una Magical March of Diversity Parade accoglieranno membri della comunità LGBTQ e, si legge sul sito ufficiale del Magical Pride, “i loro amici e le loro famiglie”.

Negli ultimi tempi sono stati tanti gli eventi a tema organizzati nei parchi Disney, come i “Gay Days” ad Orlando con weekend riservati a coppie e genitori dello stesso sesso, ma il Magical Pride è la prima occasione ufficiale in assoluto.

I personaggi gay nei film Disney

La casa di produzione cinematografica tra l’altro sta dimostrando recentemente un’importante apertura culturale verso il mondo LGBTQ. Si pensi al sottotesto di Frozen o ai rumors su un sequel con il possibile outing di Elsa ma anche al primo personaggio apertamente gay inserito in un film Disney, Le Tont ne La Bella e la Bestia live-action.

Il personaggio di Le Tont

A loro si unirà anche un altro personaggio dichiaratamente omosessuale presente in Jungle Cruise, il film targato Disney con Dwayne Johnson ed Emily Blunt in uscita nelle sale il 24 luglio 2020. Il lungometraggio racconterà la spedizione di Frank, della sorella e del fratello alla ricerca di un mitico albero dalle straordinarie proprietà curative.

Sarà il fratello di Frank , McGregor interpretato da Jack Whitehall, ad affermare, in una chiacchierata con la sorella, di non avere alcun interesse per le donne. Come riportato dal sito TMZ Disney procederà per gradi e non verrà pronunciata la parola “gay” o altri termini che possano rimandare alla sfera LGBTQ.

Foto da Twitter

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