Alpinisti dispersi, elicotteri e droni in volo: ancora nessuna traccia

di Redazione

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Alpinisti dispersi, elicotteri e droni in volo: ancora nessuna traccia

| domenica 03 Marzo 2019 - 08:21

Si fanno sempre più flebili le speranze di ritrovare Daniele Nardi e Tom Ballard, i due alpinisti dispersi da oltre una settimana sul Nanga Parbat.

L’esito negativo delle ricerche

La perlustrazione con un elicottero militare pachistano si è estesa fino a quota 7.100 metri sul versante Nord occidentale del Nanga Parbat. Il velivolo ha trasportato la squadra di soccorritori del basco Texikon, depositandola a 4.850 metri tra il campo 1 e il campo 2. Texikon, assieme a un altro alpinista, per poi tentare di raggiunge a piedi il campo 2 nell’ attesa dell’intervento dei droni.

Cresce lo scetticismo

“Non ha più senso. Non c’è più speranza” ha dichiarato la fidanzata di Tom Ballard, l’alpinista inglese disperso da domenica scorsa sul Nanga Parbat, a circa 6mila metri di altitudine, insieme all’italiano Daniele Nardi. A riportare le parole di Stefania Pederiva, che vive a Vigo di Fassa, sulle Dolomite trentine, è il Sunday Times. Scettica sull’esito delle operazioni di ricerca, interrotte per il maltempo, Pederiva ha spiegato che Ballard “di solito non porta il telefono” e che “con Nardi vedevano come andava di giorno in giorno”.

Anche l’esperto Reinhold Messner, scalatore che sul Nanga Parbat ha perso il fratello Gunther nel 1970, aveva espresso il suo pessimismo: “Secondo me sono stati presi da una valanga di blocchi di ghiaccio. C’è quasi zero speranza. Il problema è dato da tre seracchi, giganteschi blocchi di ghiaccio che stanno sopra lo sperone Mummery, a sinistra e a destra”.

Non si danno per vinti gli amici di Nardi, 42enne di Sezze (Latina): la raccolta fondi lanciata su internet per “dare un aiuto alle ricerche” ha raggiunto la quota di 106mila euro. “Per noi Daniele non è solo un amico, ma anche un fratello– si legge nella presentazione sulla pagina del sito gofundme.com-, una fonte di ispirazione per la sua determinazione, semplicità e soprattutto amore per la vita. Vogliamo ricambiarlo con un piccolo gesto e non lasciare nulla di intentato perché Tom e Daniele tornino a casa”. Le somme non utilizzate saranno devolute alle scuole del Pakistan. L’iniziativa è stata ufficialmente riconosciuta dallo staff di Nardi.

Le ultime comunicazioni

L’alpinista italiano di Sezze e quello britannico erano intenti a risalire lo Sperone Mummery, ancora rimasto inviolato. Nel periodo invernale mai nessun alpinista era riuscito a raggiungere la vetta della montagna dell’Himalaya. L’ultima comunicazione era stata quella di Daniele Nardi fatta via telefono satellitare alla moglie Daniele domenica 24 febbraio.

L’alpinista aveva comunicato che stavano bene, che avevano raggiunto i 6.300 metri ma causa il maltempo erano tornati al campo 4 (C4) a circa 6.000 metri. L’ambasciatore italiano in Pakistan, Stefano Pontecorvo, ha twittato: “Il meteo al campo base del K2 non e’ ottimale ma in miglioramento, nuvole basse e visibilita’ discreta, spero gli elicotteri possano decollare oggi”.

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