La polizia di Palermo ha disarticolato il gruppo criminale di stampo mafioso denominato ”Eiye”. Gli agenti hanno quindi fermato 13 cittadini nigeriani grazie alle dichiarazioni di collaboratori e testimoni. L’inchiesta è partita dalla denuncia di una ragazza nigeriana vittima di sfruttamento della prostituzione da parte della mafia nigeriana.
Mafia nigeriana, Salvini: “Pericolo che va estirpato”
Sulla questione è intervenuto con soddisfazione in ministro dell’interno, Matteo Salvini. “Altro colpo alla mafia nigeriana – ha detto,, con tredici fermi disposti dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Violenti, organizzati, senza scrupoli: i boss africani rappresentano un pericolo crescente che va subito estirpato. Grazie a Forze dell’Ordine e inquirenti”.
Mafia nigeriana, 13 arresti a Palermo
La polizia ha quindi individuato la casa di prostituzione all’interno del quartiere storico di Ballarò. Dopo la ricostruzione dell’organigramma a livello locale, gli investigatori hanno identificato i suoi vertici. Documentati numerosi episodi violenti e legati allo spaccio di stupefacenti e alla prostituzione.
Numerose anche le riunioni tra i sodali documentate nel corso delle indagini. Spicca in particolare ol ‘battesimo di un nuovo Bird”. I membri dell’associazione cercavano di mascherare l’associazione ‘Eiye” costituendone una regolare denominata ”Aviary”.
Servizio di Marcella Chirchio.