Sea Watch, la comandante Carola interrogata dai pm: Salvini chiede l’arresto

di Redazione

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Sea Watch, la comandante Carola interrogata dai pm: Salvini chiede l’arresto

| lunedì 01 Luglio 2019 - 09:13

La comandante Carola Rackete interrogata dai pm ad Agrigento. Alle 15:30 si svolgerà l’interrogatorio nel corso dell’udienza di convalida del suo arresto. I pm hanno chiesto la convalida del provvedimento e il divieto di dimora nella provincia. Leonardo Marino, uno degli avvocati, ha anticipato che “risponderà a tutte le domande e fornirà tutte le spiegazioni che le saranno richieste”.

La Procura di Agrigento accusa la Rackete di aver aver violato il divieto di entrare in porto e di aver speronato una motovedetta delle Fiamme Gialle durante l’attracco. La guardia di finanza, al momento dell’arresto in flagranza, le ha contestato il rifiuto di obbedienza a nave da guerra, la resistenza o violenza contro nave da guerra e la navigazione in zone vietate. Contestato anche il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Tra gli altri reati ipotizzati quelli legati al delitto di naufragio.

La Comandante Carola interrogata dai pm

“È stata fatta una manovra in condizioni di estrema difficoltà, ma non c’è stato alcun atto criminale, solo la necessità di salvare delle vite”, ha spiegato la capitana al suo legale, Salvatore Tesoriero. “Non c’è stato alcun contatto” con la gdf. L’avvocato ha detto che una possibile strategia difensiva sarà quella di contestare il fatto che la motovedetta della gdf sia una “nave da guerra”. E sarà questo uno degli elementi che verrà sollevato molto probabilmente nell’interrogatorio di convalida davanti al gip.

Intanto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha attaccato: “Voglio sperare che ci sia un giudice che renda giustizia ai quattro militari della guardia di finanza e a un popolo di 60 milioni di persone che non vuole essere la discarica di Europa. E quindi che venga confermato l’arresto di questa criminale. Se così non fosse il ministro dell’Interno ha già dato indicazione che venga prelevata e riportata a casa sua a Berlino”.

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