Funerali del carabiniere ucciso, commozione e rabbia a Somma Vesuviana

di Rosanna Pasta

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Funerali del carabiniere ucciso, commozione e rabbia a Somma Vesuviana

| lunedì 29 Luglio 2019 - 14:20

Si sono tenuti questa mattina alle 12 a Somma Vesuviana nella chiesa di Santa Croce le esequie del vice brigadiere Mario Cerciello Rega. Si tratta della stessa chiesa dove circa un mese fa il carabiniere si era sposato con Rosa Maria.

I funerali sono stati trasmessi in diretta da Raiuno e da Rai Radio1. Molte le cariche istituzionali che hanno annunciato la propria presenza.

Funerali del carabiniere ucciso, commozione e rabbia a Somma Vesuviana

Commozione e rabbia a Somma Vesuviana per i funerali del carabiniere ucciso a Roma. Sulla bara, la foto del matrimonio e una maglia del Napoli, di cui Mario era appassionato tifoso. Ha presieduto la concelebrazione l’arcivescovo Santo Marcianò, Ordinario militare per l’Italia. Il feretro è entrato in chiesa salutato da un lungo applauso, portato a spalla da 6 carabinieri, scortati da 4 colleghi in alta uniforme.

La vedova Rosa Maria ha letto tra le lacrime un testo su cosa significhi essere moglie di Carabiniere. Lo stesso tema gira da anni in un post su Facebook tra mogli e fidanzate dei militari. Subito dopo l’Ordinario militare Santo Marcianò ha concluso il rito funebre, ricordando come oggi “l’Italia intera sia in lutto”. Il feretro è stato portato a spalla fuori della chiesa, tra gli applausi.

Tre squilli di tromba dei carabinieri hanno salutato il feretro e palloncini bianchi sono stati liberati in cielo.

Le autorità presenti

All’arrivo del feretro – avvolto nella bandiera tricolore e caricato a spalla dai colleghi – amici, conoscenti e autorità, nel piazzale esterno della Chiesa e all’interno, si sono uniti in un lungo applauso. Presenti, tra gli altri, Roberto Fico, presidente della Camera dei Deputati, e delegazioni della Marina, dei Vigili del Fuoco e della Polizia di Stato.

Il governo, fra gli altri, è stato rappresentato da Matteo Salvini, Ministro dell’Interno e vice-presidente del Consiglio; Elisabetta Trenta, Ministro della Difesa; Luigi Di Maio, Ministro del Lavoro e vice-presidente del Consiglio.

Nistri: “Oggi teniamo fuori i dibattiti”

“Giusti i dibattiti ma oggi teniamoli fuori”, “evitiamo la dodicesima coltellata”, ha detto il comandante dell’Arma dei Carabinieri, generale Giovanni Nistri. Mario, ha detto, è stato un carabiniere “morto per tutelare i diritti di tutti, anche di una persona arrestata: insieme con lui chiediamo rispetto per tutti gli altri carabinieri che fanno il suo stesso lavoro”.

L’omelia: “Imparare da Mario il senso dello Stato”

“Fate anche voi, responsabili della cosa pubblica, della vita degli altri il senso della vostra vita, consapevoli che quanto operate o non operate è rivolto a uomini concreti: a cittadini e stranieri, a uomini e donne delle Forze Armate e Forze dell’Ordine, ai quali non possiamo non rinnovare il grazie e l’incoraggiamento della Chiesa e della gente. E se voi e tutti noi sapremo meglio imparare, da uomini come Mario, il senso dello Stato e del bene comune, l’Italia risorgerà”. Così mons.Santo Marcianò ai funerali del carabiniere ucciso.

“Quanto è accaduto è ingiusto”, e “ci spinge, oggi, a levare un grido che si unisce alla tante e diverse voci che in questi giorni hanno formato un unico coro, testimoniando la straordinarietà dell’uomo e del carabiniere Mario, ma anche chiedendo giustizia e che eventi come questo non accadano più. Basta! Basta piangere servitori dello Stato, figli di una Nazione che sembra aver smarrito quei valori per i quali essi arrivano a immolare la vita”. Così l’Ordinario militare mons. Santo Marcianò ai funerali.

Intanto ieri migliaia di cittadini hanno reso omaggio, nella camera ardente allestita nella cappella di piazza Monte della Pietà a Roma, al militare ucciso la notte tra giovedì e venerdì. Un’affluenza così imponente da costringere a rinviare l’orario di chiusura della camera ardente. A rendere omaggio anche il premier Giuseppe Conte. A vegliare il feretro la moglie Maria Rosa, la madre, la sorella il fratello oltre a tanti amici e colleghi.

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