Decreto sicurezza bis, il governo incassa la fiducia in Senato

di Redazione

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Decreto sicurezza bis, il governo incassa la fiducia in Senato

| lunedì 05 Agosto 2019 - 18:42

Il governo ha incassato il voto fiducia al Senato sul decreto legge Sicurezza bis. Il provvedimento, con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, sarà legge. I voti a favore sono stati 160, 57 i contrari e 21 gli astenuti. I presenti erano 289, i votanti 238 e la maggioranza richiesta era di 109. Fratelli d’Italia, come annunciato, si è astenuta mentre Forza Italia non ha partecipato al voto pur rimanendo in Aula. Il vicepremier Matteo Salvini ha lasciato l’Aula di Palazzo Madama senza attendere il conteggio dei voti.

Sono cinque gli assenti M5S in Senato che non hanno quindi votato: si tratta di Virginia La Mura, Matteo Mantero, Michela Montevecchi, Lello Ciampolillo, Elena Fattori. Assente anche la senatrice 5 Stelle Bogo Deledda che ha però problemi di salute. Per la Lega assenti anche Umberto Bossi (sempre per ragioni di salute) e Massimo Candura per motivi personali. Assenti anche i sei senatori a vita.

Il dl Sicurezza bis approvato dal Parlamento, Salvini ringrazia la Madonna

E Salvini ringrazia la Vergine Maria: “Il decreto Sicurezza bis, più poteri alle forze dell’ordine, più controlli ai confini, più uomini per arrestare mafiosi e camorristi, è legge. Ringrazio voi, gli Italiani e la Beata Vergine Maria”. Duro il commento del segretario Dem Zingaretti: “Il decreto Salvini è passato, l’Italia è più insicura. Grazie agli schiavi 5 Stelle la situazione nelle città e nei quartieri rimarrà la stessa, anzi peggiorerà. Avevamo chiesto il contratto per i lavoratori delle forze dell’ordine, presidi nei quartieri a rischio, rilancio e risorse dei patti della sicurezza con i sindaci, investimenti per il recupero delle periferie. Ma niente. Di tutto questo non c’è nulla, così come non c’è nulla sulla lotta alle mafie, nemmeno l’ombra. Il crimine ringrazia, le persone sono sempre sole e le paure aumentano. Salvini ci campa”.

“Ancora una volta questo governo umilia il ruolo del Parlamento, ci costringe a ratificare un decreto senza poterlo realmente discutere: testo blindato, emendamenti ignorati, il compito dei senatori si limiterà a timbrare, qualcuno felice e altri meno, il volere dei capi, anzi del Capitano. Un passo alla volta state trasformando il tempio della democrazia in quell’aula sorda e grigia, in quel bivacco di manipoli evocato in un periodo di cui alcuni, anche qui dentro, provano nostalgia”, aveva detto Pietro Grasso nella discussione sul dl sicurezza bis.

Decreto sicurezza bis, la conta dei numeri spaventa la Lega

L’Aula del Senato aveva respinto le questioni pregiudiziali al decreto legge sicurezza con 217 contrari, 53 favorevoli e 2 astenuti. “Vi do la mia parola che niente e nessuno mi spaventa e ci spaventa. Andiamo avanti come treni”, aveva detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in visita a Nerviano, nel Milanese.

“La mozione M5S è un problema, chiunque dirà no metterà a rischio il governo. Sono stufo degli attacchi di Di Battista, Di Maio, Grillo, Toninelli: o tutti fanno il loro lavoro o la pazienza finisce”, aveva avvertito Salvini.

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