Scuola, trovato l’accordo sulle linee guida per la riapertura: le novità

di Redazione

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Scuola, trovato l’accordo sulle linee guida per la riapertura: le novità

| venerdì 26 Giugno 2020 - 23:47

È stata raggiunta l’intesa in Conferenza Unificata sulle linee guida per la riapertura delle scuole a settembre. “L’intesa trovata oggi tra governo, Regioni, Province e Comuni sulle linee guida relative alla riapertura delle scuole è un primo importante passo avanti. Ora dobbiamo continuare a lavorare insieme, anche con il massimo coinvolgimento delle forze sociali”, afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza. “È essenziale investire nuove, ingenti risorse per garantire la riapertura di tutte le scuole, nella massima sicurezza – ha aggiunto -. Un obiettivo fondamentale, su cui tutto il Paese deve essere unito”.

“È una buona notizia – commenta su Facebook il viceministro dell’Istruzione Anna Ascani -. Nelle ultime settimane ho incontrato una per una tutte le Regioni, i rappresentanti regionali di ANCI, UPI e gli Uffici Scolastici Regionali e, grazie a uno straordinario lavoro di squadra, abbiamo costruito un “cruscotto” che raccoglie la misura in metri quadrati delle aule delle nostre scuole (i Comuni stanno continuando ad aggiornare ora dopo ora questi dati). Attraverso questo strumento – che consente di inserire il distanziamento e il numero degli iscritti come parametri – riusciamo a verificare con immediatezza quali e quante sono le situazioni che presentano criticità dal punto di vista degli spazi disponibili”.

Scuola, le linee guida per la riapertura

“Per riaprire le scuole, obiettivo che condividiamo tutti, servono risorse per i lavori che consentiranno di svolgere l’attività scolastica in sicurezza, e garanzie sull’incremento del personale. Avevamo sollecitato interventi celeri in entrambe le direzioni e oggi, in conferenza unificata, abbiamo ottenuto l’impegno del governo”, dichiara il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro al termine dei lavori della conferenza unificata.

“Un ottimo risultato. Le Regioni hanno avuto un ruolo determinante nella costruzione di un Piano scuola 2020-2021 che rispondesse il più possibile alle diverse esigenze dei docenti e dei dirigenti scolastici, degli studenti e degli enti locali”, commenta Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

Conte: “No alle classi pollaio”

Abbiamo deciso di investire un nuovo miliardo che stanziamo per ripartire in piena sicurezza a settembre, e ripartire con una scuola moderna, sicura e inclusiva”. A dirlo il premier Giuseppe Conte durante la conferenza stampa sulla scuola. “Vogliamo contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica – aggiunge – vogliamo classi meno sovraffollate, non tolleriamo più classi pollaio”.

“La scuola è al centro dell’attività di governo e al centro dei nostri pensieri. Abbiamo investito e continueremo ad investire”, sottolinea il premier, che prosegue: “Un importante capitolo del Recovery Fund sarà dedicato alla scuola, avremo l’opportunità di investire”. “Le soluzioni che intende attuare il Governo sono tutte strutturali, pensate non solo per rispondere all’emergenza coronavirus”, ha detto il ministro dell’istruzione, Lucia Azzolina.

“La flessibilità degli orari non significa doppi turni, non l’ho mai detto. Ho fatto la guerra alle classi pollaio – ha aggiunto – il numero degli alunni per classe deve diminuire a partire da settembre. Le soluzioni sono diverse. Abbiamo scuole d’appartamento e scuole mega-innovative, noi diamo una cassetta degli attrezzi per rispondere soluzione per soluzione alle singole realtà”.

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