“In Europa ieri è stato toccato uno dei più alti picchi di contagi: oltre 100mila in un solo giorno”. Lo ha detto in un post su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Ci sono Paesi come Spagna e Francia che hanno avuto un’impennata dei dati. Anche in Italia negli ultimi giorni stiamo registrando un aumento consistente dei contagi, ma al momento stiamo contenendo il virus – scrive – Per farlo i cittadini devono continuare a collaborare e a rispettare tutte le norme anti Covid”.
Sempre secondo Di Maio, “se le terapie intensive dovessero andare nuovamente sotto stress si creerebbe un grosso problema per il Paese, soprattutto al sud”. E, incalza, “non possiamo permettercelo. Quindi attenzione massima”.
“Ovviamente – sottolinea il ministro – per superare questa fase serve l’aiuto di tutti, in primis dell’Europa visto che siamo davanti a un problema che non riguarda solo l’Italia. Ieri il presidente Mattarella è stato molto chiaro, l’Ue deve superare qualsiasi tipo di rallentamento: serve tempestività nella messa in campo di tutte le misure necessarie”.
Quindi, precisa che “servono il prima possibile i 209 miliardi del Recovery fund. Non c’è altro tempo da perdere”. “Rimaniamo uniti, forza!”, conclude il post, come riportato dall’Adnkronos.
Sul fronte delle regioni, invece, è netta la posizione del governatore veneto Luca Zaia: “Siamo in guerra. Il piano di sanità pubblica funziona se i cittadini potranno farsi l’autodiagnosi. Il Veneto è già pronto per un test di questo tipo, lo stiamo sperimentando e presto porremo la questione”. Lo ha afferma in un’intervista a ‘La Verità’, come riprende l’Adnkronos. “Ci sono 20 multinazionali che producono i test rapidi e soprattutto i test di autodiagnosi certificati da enti internazionali. Non c’è più nulla da inventare o da sperimentare. Ma noi siamo ancora fermi perché prendiamo il prodotto certificato dalla Fda negli Usa e ci mettiamo come il piccolo chimico a ricontrollare tutto”, sottolinea.
Per Zaia “dire che le Regioni hanno dormito significa non conoscere la verità (…). Le regioni hanno sempre votato tutti i provvedimenti del governo, mai una che si sia rivolta al Tar. Dopo tutti questi mesi di grande collaborazione non ci meritiamo un atteggiamento del genere. E non mi sembra che le Regioni si siano mosse male. Se qualcuno lo ritiene faccia nomi e cognomi. Ma non accetto lezioncine e tirate d’orecchi”.”Ai cittadini dico: usate la mascherina – conclude Zaia –. Per fortuna, con questo virus la prevenzione non si fa prendendo pastiglie. Dagli 11mila medici in Veneto, solo l’1,8% si è infettato di Covid, pur lavorando in mezzo a pazienti Covid, proprio perché usava la mascherina”.