Zona rossa, quali sono le regole

di Redazione

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Zona rossa, quali sono le regole

| venerdì 20 Novembre 2020 - 11:20

Zona rossa, quali regole entrano in vigore nelle regioni? I dati relativi al monitoraggio oggi possono mutare il colore di una o più regioni che passerebbero alla zona di rischio più elevato in relazione all’emergenza coronavirus e che, automaticamente, si sottoporrebbero a regole più restrittive. Le ultime a compiere il ‘salto’ sono state Campania e Toscana, dopo l’ordinanza del ministro Roberto Speranza. L’Abruzzo ha anticipato i tempi varando una propria ordinanza per inasprire le misure. In queste ore, si osservano situazioni di altri territori.

Quali sono le regole

– Di base, è vietato ogni spostamento, anche all’interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute; vietati gli spostamenti da una Regione all’altra e da un Comune all’altro.

– Scatta la chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Chiusura dei negozi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità. Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici.

– Entrano in vigore misure relative alla scuola. In particolare, scatta la didattica a distanza per la scuola secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Restano aperte, quindi, solo le scuole dell’infanzia, le scuole elementari e la prima media. Chiuse le università, salvo specifiche eccezioni.

– Si ferma lo sport, ad eccezione delle competizioni riconosciute di interesse nazionale dal CONI e CIP. Sospese le attività nei centri sportivi. Rimane consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale. Sono chiusi musei e mostre; chiusi anche teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie.

– Per i mezzi di trasporto pubblico è consentito il riempimento solo fino al 50%, fatta eccezione per i mezzi di trasporto scolastico.

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