Cellulare, è dipendenza?

di Redazione

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Cellulare, è dipendenza?

| venerdì 26 Novembre 2021 - 17:17

Quanto tempo passiamo in media davanti al nostro smartphone? 

Uno smartphone davanti agli occhi e tutto un mondo, spesso altrui, che ti si apre davanti. Non possiamo negarlo, ormai la gran parte delle persone ha un rapporto quasi di dipendenza col proprio cellulare tanto da entrare in crisi se non lo si tiene tra le mani regolarmente per almeno qualche minuto. In realtà, come vedremo, si tratta di ben più di qualche minuto al giorno, e questo ovviamente comporta degli scompensi a livello relazionale ma anche in termini di sicurezza e di produttività sul lavoro. Ma cos’è che ha reso gli attuali smartphone così irrinunciabili? Ci sono innanzitutto le piattaforme social che catalizzano l’attenzione degli utenti, ma anche le tantissime app che impazzano negli store di riferimento. Proprio il mondo delle applicazioni è diventato centrale nell’industria tecnologica e attira un numero sempre maggiore di futuri programmatori che giustamente intravedono opportunità concrete d’inserimento professionale in una delle tante aziende operanti nel settore. E per riuscirci non è necessario ottenere un titolo accademico in informatica, ma basta studiare programmazione con un corso professionale di qualità come quelli proposto da aulab, una PMI italiana che si occupa di formazione da anni e che con i suoi corsi Hackademy riesce a formare i futuri coder preparandoli per un ingresso veloce nel mercato del lavoro.
Ma quindi, quanto tempo passiamo in media davanti al nostro smartphone? Passiamo in rassegna qualche numero per farci un’idea. 

Il nuovo media di riferimento

Il nostro cellulare vibra e si accende di continuo, le notifiche si susseguono e noi, nonostante gli impegni di lavoro o le promesse fatte per limitarne l’utilizzo, non riusciamo a farne a meno. Nonostante i consigli da parte degli esperti che ne consigliano un utilizzo moderato, il tempo che passiamo col cellulare in mano negli ultimi anni è andato a dilatarsi a tal punto che, per i soggetti più devoti, si arriva a tempistiche di uno di questo device che superano le 12 ore. Ma numeri del genere in realtà non dovrebbero sorprendere visto che lo smartphone è diventato il catalizzatore di qualsiasi attività, sociale e commerciale, che caratterizza la nostra vita. Le news, le promozioni, le relazioni corrono su internet e per rimanere sempre al passo, la nostra esistenza si è spostata su questo dispositivo portatile che però incide sulla nostra produttività e, per un numero sempre maggiore di persone, è anche la causa principale di malattie a livello psicologico

Un bene non di lusso, necessario

Possedere uno smartphone sino a qualche anno fa era quasi un lusso per pochi, soprattutto uomini d’affari che avevano la necessità di rimanere in contatto con i partner commerciali e di essere reperibili per tutto il corso della giornata. In un paio di decenni si è arrivati a un drastico cambio di percezione su questi oggetti tecnologici. Oggi vengono visti come un bene necessario per condurre una vita moderna e per non essere penalizzati a livello relazionale. Ma per le tantissime persone che vivono nelle zone meno avanzate tecnologicamente e più povere del mondo, avere un cellulare resta ancora un sogno, un lusso che ancora non si possono permettere.
Attualmente il numero di persone che usano un cellulare ha superato la soglia dei 3 miliardi e si pensa che nei prossimi anni questa cifra crescerà ancora. Si parla di una crescita che si attesterà attorno al 20% e che comporterà che 3 connessioni mobili su 4 verranno effettuate da smartphone. 

Quante ore lo usiamo?  

Ma veniamo ai numeri relativi a quanto tempo passiamo col cellulare in mano. A livello globale è stato rilevato che in media una persona passa 3 ore e 15 minuti davanti allo scherno del cellulare. Cifra che risulta essere sensibilmente più alta per i millennials che superano abbondantemente le 5 ore. Il 90% delle persone è fedele alle proprie app di riferimento, e il loro utilizzo avviene, stranamente, soprattutto durante i giorni lavorativi. In media controlliamo le notifiche presenti sul nostro cellulare per 58 volte al giorno, e nella metà dei casi questo avviene durante le ore di lavoro. Le sessioni di utilizzo dello smartphone sono però brevi e raramente superano i 2 minuti, con una perdita di quasi 40 minuti mentre si è impegnati in mansioni lavorative, e in termini di produttività le distrazioni causate dall’uso di questo device comporta una perdita che può anche arrivare al 40%. 

 

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