Siti online, come riconoscere se sono affidabili o dannosi

di Redazione

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Siti online, come riconoscere se sono affidabili o dannosi

| lunedì 05 Febbraio 2024 - 10:01

Oggi più che mai, la fiducia è una valuta preziosa e la sicurezza online è una preoccupazione costante, specialmente quando si frequentano delle piattaforme dove si svolgono delle transazioni finanziarie. La capacità di comprendere l’affidabilità di un sito, come nel caso degli e-commerce o dei portali di gambling, diventa dunque una dote essenziale per muoversi in sicurezza nel web. In caso contrario, infatti, si rischia di diventare vittime di truffe, furti di dati e vere e proprie frodi, siano esse volontarie o frutto di una fuga di informazioni. In questo articolo, quindi, scopriremo insieme come riconoscere se una piattaforma online è affidabile o dannosa.

Protocolli e cifratura

La presenza del protocollo HTTPS in un URL è fondamentale, in quanto indica che la comunicazione tra il browser dell’utente e il sito web avviene attraverso una connessione crittografata. La crittografia, in sintesi estrema, garantisce che i dati inviati non possano essere intercettati o modificati da terze parti non autorizzate. Questo aspetto è particolarmente rilevante per le piattaforme che processano dati finanziari o personali, dove la compromissione delle informazioni (si pensi ai numeri della carta di credito) può avere ripercussioni molto gravi.

Un sito web che utilizza l’HTTPS mostra un’icona a forma di lucchetto chiuso nella barra degli indirizzi del browser: un segno visivo che indica, appunto, la protezione della connessione. Di contro, la presenza del lucchetto non è sempre sinonimo di affidabilità: questo perché non garantisce che il contenuto del sito sia sicuro o che il sito stesso non sia dannoso. Ed è qui che entra in gioco il certificato SSL, come un ulteriore livello di verifica.

L’SSL, acronimo di Secure Socket Layer, è un protocollo di sicurezza che stabilisce a sua volta una connessione crittografata tra un server web e il browser. Questo certificato autentica l’identità del sito web, confermando che l’entità che gestisce il portale è reale. I certificati SSL vengono rilasciati da enti di fiducia, responsabili della verifica dell’identità e della legittimità di un sito web, sebbene esistano diversi livelli di sicurezza.

Il certificato SSL più comune è quello relativo alla validazione di dominio, mentre la validazione estesa (tipica degli e-commerce) richiede un processo di verifica più rigoroso. Inoltre, è importante che i certificati SSL siano validi. Un certificato scaduto può essere un indicatore di negligenza nella manutenzione della sicurezza del sito, che può a sua volta rendere una piattaforma meno affidabile. Gli utenti possono controllare la validità del certificato SSL cliccando sull’icona del lucchetto nella barra degli indirizzi, così da visualizzarne i dettagli.

Va detto, comunque, che la presenza dell’HTTPS e di un certificato SSL valido non esclude del tutto il rischio di imbattersi in un sito web dannoso, e che la sicurezza online non deve mai essere sottovalutata. Gli hacker, ad esempio, possono sfruttare siti web legittimi compromessi per iniettare codice dannoso, o creare piattaforme con certificati SSL validi per ingannare gli utenti e per promuovere attività illegali. Ecco perché è cruciale considerare anche altri elementi.

Dalle recensioni al servizio clienti

Le certificazioni di categoria rappresentano un ulteriore indicatore di affidabilità di una piattaforma online. Si tratta di una verità che emerge soprattutto in determinati settori, come nel caso di quelli che richiedono un elevato livello di regolamentazione e un controllo costante. Un esempio pratico di ciò è il comparto del gambling online, dove è necessario che sia sempre presente la certificazione erogata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Un casino su Internet, dunque, per essere considerato legale in Italia deve possedere il bollino ADM. Tale certificato tracciabile viene concesso soltanto alle piattaforme che hanno superato i rigidi controlli delle autorità italiane, e che nel tempo continuano a rispettarne le regole. Questo simbolo è un vero e proprio marchio di garanzia, in quanto si tratta di una licenza rilasciata dall’unico ente statale che regola le attività relative al gioco a distanza nella Penisola. Il bollino in questione, dunque, garantisce la totale sicurezza per gli utenti che si avvicinano a queste piattaforme.

Le recensioni degli utenti sono un altro elemento da considerare, quando si valuta la reputazione di una piattaforma online. Le opinioni e i commenti lasciati da chi ha già usufruito di tali servizi possono offrire preziosi spunti sulla loro qualità reale, sulle esperienze positive o negative e sul comportamento della piattaforma in situazioni critiche. Allo stesso tempo, è importante valutare le recensioni degli utenti con un certo spirito critico. Il motivo? Vi è la possibilità che tali recensioni siano false o ingannevoli, dunque pilotate dai competitor o dal portale stesso.

Infine, non bisogna mai sottovalutare la qualità del servizio clienti, perché si tratta di un ulteriore indicatore dell’affidabilità (o meno) di una piattaforma digitale. Un customer care service facilmente raggiungibile, e in grado di fornire risposte complete e soddisfacenti ai dubbi dei clienti, è uno dei segnali in assoluto più importanti. Viceversa, un servizio clienti spesso irreperibile o inesperto può comunicare una certa inaffidabilità della piattaforma. Poi, fa la differenza anche il numero di canali tramite i quali è possibile contattare l’assistenza clienti, dalla chat live al telefono.

Altri elementi da valutare

Una piattaforma affidabile non ha scheletri da nascondere nell’armadio: significa che mette a disposizione dell’utente una policy chiara e immediatamente raggiungibile dal sito. Questo documento è di vitale importanza, in quanto comunica in modo trasparente le modalità di trattamento dei dati, l’utilizzo dei cookie e altre informazioni relative alla privacy. Di norma, il link alla pagina della Policy si trova nel footer del sito, oppure nel menu principale.

Occorre tornare ancora una volta sul tema degli e-commerce, perché questo è il settore in assoluto più “scivoloso” e soggetto a truffe. In Italia, per operare legalmente, uno shop online deve avere una propria partita IVA e specificarla nel sito. In assenza della partita IVA, non è possibile verificare che quel soggetto o azienda sia realmente esistente, o quantomeno sottoposto alla regolamentazione fiscale e legale prevista in Italia.

Infine, un altro fattore degno di attenzione è la presenza online di quell’azienda. Le società serie, infatti, presidiano anche altri canali come i social network, dove possono rispondere a dubbi e domande, approfondire i propri servizi e fornire informazioni aggiuntive.

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