Torino, il Comune rimuove le schede didattiche sui gay | La polemica: “Fassino? Lo Schettino dei diritti”

di Maria Teresa Camarda

» Cronaca » Torino, il Comune rimuove le schede didattiche sui gay | La polemica: “Fassino? Lo Schettino dei diritti”

Torino, il Comune rimuove le schede didattiche sui gay | La polemica: “Fassino? Lo Schettino dei diritti”

| mercoledì 26 Marzo 2014 - 15:43

Sono state cancellate dal sito del Comune di Torino alcune schede didattiche prodotte dal Servizio a sostegno degli interventi contro omo-transfobia nelle scuole. La decisione del sindaco Piero Fassino non è piaciuta alle associazioni per i diritti degli omosessuali.

“Fassino oggi sembra lo Schettino dei diritti – attacca Marco Alessandro Giusta, presidente di Arcigay ‘Ottavio Mai’ Torino. – Quando è il momento di tenere il timone saldo abbandona la nave e i suoi passeggeri. Sarà lo stesso stile con cui guida l’Anci, di cui è presidente? Chissà cosa ne pensano di questa grave presa di posizione i sindaci delle maggiori città italiane (Pisapia, Doria, Orsoni, Marino, De Magistris, Orlando, Emiliano)?”.

Il caso è scoppiato nel corso di un consiglio comunale in cui l’assessore per le Pari opportunità, Ilda Curti, difendeva quelle schede dagli attacchi del consigliere Silvio Magliano, esponente di Comunione e liberazione, consulente del presidente della Regione Roberto Cota e presidente del Centro Servizi volontariato VSSP.

“Pare che le schede contengano dichiarazioni offensive nei confronti della chiesa cattolica – spiega Enzo Cucco, presidente dell’Associazione radicale Certi Diritti. – Un paio di schede sono dedicate all’Antico e al Nuovo Testamento, ovvero a quelle che sono considerate le fonti bibliche dell’odio nei confronti delle persone omosessuali, e sembra che questo sia il materiale incriminato. Addirittura, e dove? Cerca che ti ricerca, io francamente non ho trovato nulla di offensivo” (guarda le schede del comune cancellate).

L’associazione adesso ha chiesto un incontro urgente al sindaco Fassino per chiedere il ripristino delle schede contestate. “Il gesto in sé – ha concluso Cucco – è poca cosa, ma il valore simbolico a cui il Sindaco non ha pensato è enorme: a sua insaputa si è schierato anche lui a fianco di chi, sotto la menzogna della lotta per la libertà di espressione, difende solo potere, ideologia e falsità”.

Da Palermo è arrivata la solidarietà del presidente dell’Arcigay della città, Mirko Pace: “Un passo indietro, proprio da uno dei comuni considerati il baluardo della diffusione delle buone pratiche per il contrasto dell’omo-transfobia (per esempio con l’organizzazione della rete RE.A.DY), in un momento di attacco delle forze reazionarie catto-fasciste”.

Leggi anche:

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820