“Se c’è l’accordo gli diamo una botta in testa” | L’intercettazione shock di due mafiosi

di Redazione

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“Se c’è l’accordo gli diamo una botta in testa” | L’intercettazione shock di due mafiosi

| venerdì 20 Novembre 2015 - 08:51

Emergono nuovi particolari sulle intercettazioni connesse all’operazione “Grande Passo 3”.  Dopo gli arresti di oggi è emerso dalle indagini il progetto di un attentato ai danni del ministro dell’Interno Angelino Alfano.

“Se c’è l’accordo gli cafuddiamo (diamo ndr) una botta in testa. Sono saliti grazie a noi. Angelino Alfano è un porco.Chi l’ha portato qua con i voti degli amici? È andato a finire là con Berlusconi e ora si sono dimenticati tutti”. Così due uomini di Cosa nostra, intercettati dai carabinieri, commentavano l’idea di eliminare il titolare dell’Interno per aver inasprito il 41 bis.

“Dalle galere dicono cose tinte (brutte ndr) su di lui”, commentano i mafiosi Masaracchia e Pillitteri, riferendosi alle lamentele dei boss carcerati sul ministro dell’Interno. “E’ un cane per tutti i carcerati Angelino Alfano”, aggiungono. Poi il riferimento a Kennedy, presidente degli Stati Uniti ucciso. “Perché a Kennedy chi se l’è masticato (chi l’ha ucciso ndr)? Noi altri in America. E ha fatto le stesse cose: che prima è salito e poi se li è scordati”. Nella conversazione i due mafiosi accennano, dunque, alla circostanza che Kennedy sarebbe stato eliminato dalla mafia perché, eletto coi voti dei boss, non avrebbe poi mantenuto i “patti”.

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