Strage Bangkok, è caccia all’attentatore | Il bilancio ufficiale è di 22 morti

di Redazione

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Strage Bangkok, è caccia all’attentatore | Il bilancio ufficiale è di 22 morti

| martedì 18 Agosto 2015 - 08:27

È ulteriormente salito ad almeno 22 morti e 123 feriti il bilancio dell’attentato che ieri ha colpito al cuore Bangkok con una bomba esplosa di fronte a un tempio indù, in un quartiere commerciale della capitale thailandese frequentato da turisti. Lo ha reso noto il portavoce della polizia, Prawut Thavornsiri.

Tra le vittime 8 stranieri: 5 cinesi, 2 malesi e un filippino.

Il capo della giunta militare al potere, il generale Prayuth Chan-ocha, ha anche aggiunto che è stato identificato, grazie alle telecamere nell’area, l’uomo che ha materialmente piazzato l’ordigno.

L’esplosione è avvenuta intorno alle 19 ora locale in un angolo dell’incrocio Ratchaprasong e una telecamera dal lato opposto ha ripreso il momento della deflagrazione che ha dato alle fiamme alcuni motorini e taxi di passaggio.

La polizia thailandese ha diffuso i fermo immagine dell’uomo dove si intravede un giovane dai capelli mossi e con gli occhiali, vestito con una maglietta gialla, entrare nel complesso dell’Erawan alle 18:52 (tre minuti prima dell’esplosione) con uno zainetto in spalla. In un’immagine successiva, l’uomo abbandona la zona senza lo zaino.

La polizia ieri ha disinnescato un altro ordigno e ha trovato una terza bomba inesplosa.

“È il peggior attacco che mai si è avuto in Thailandia” ha dichiarato sempre il premier Prayuth Chan-ocha all’indomani dell’attentato. “Abbiamo avuto piccole bombe o disordini, ma questa volta hanno colpito vite di innocenti, vogliono distruggere la nostra economia, il nostro turismo”, ha detto ancora Prayuth sottolineando che dalla dinamica dell’attacco è evidente come l’obiettivo fosse quello di provocare il massimo numero di vittime, in una zona affollata di turisti.

“Hanno preso di mira stranieri, per danneggiare il turismo e l’economia” ha dichiarato il ministro della difesa thailandese Prawit Wongsuwon.

Secondo il capo di Stato maggiore e vice ministro della Difesa, il generale Udomdej Sitabutr, va “esclusa la pista islamista”. La tecnica impiegata per l’attentato “non corrisponde” a quelle abituali impiegate dai ribelli islamisti separatisti del sud.

 Al momento nessuna rivendicazione.

E sono arrivate puntuali le parole di cordoglio internazionale. Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon ha auspicato che “i responsabili siano assicurati alla giustizia”. L’Alto rappresentante per la politica estera europea, Federica Mogherini, ha dichiarato che “I nostri pensieri vanno al popolo della Thailandia in questo momento di commozione e di dolore”.

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