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Da Elvis a Conte, il genio che nasce a gennaio

Gennaio è il mese dei numeri 1, fuoriclasse di ogni genere musicale che il loro urlo d’esordio lo hanno emesso tra il capricorno e l’acquario.

Un raduno di stelle che non ha eguale in alcun altro periodo dell’anno, in un mese segnato dall’artista che di fatto ha determinato la nascita del rock & roll.

Il giorno 8 (dell’anno 1935) debuttava sul palcoscenico di ostetricia e ginecologia Elvis Presley, il primo vero fenomeno musicale a 360 gradi: cantante, attore, sex symbol di intere generazioni di teenager, l’uomo che ha segnato un’epoca e ispirato ogni sfumatura di rock, padre spirituale – per loro stessa ammissione – dei Beatles, gli unici capaci, anni dopo, di soppiantarne il mito.

Il giorno 8 gennaio è data propizia per il genio artistico, considerato che in quel giorno è nato anche David Bowie. Ma è tutto il periodo, in realtà ad essere fertile se si considera che nei primi trenta giorni dell’anno sono stati registrati all’anagrafe anche Stills (3), il compare meno “dannato” di Crosby, Nash e Young, Michael Stipe (4), la sublime voce solista dei REM, Teresa Salgueiro dei Madredeus (8), Jimmy Page e Joan Baez (9), Rod Stewart (10), Sade (16), Sakamoto (17), Janis Joplin (19), Sam Cooke (22), Etta James (25), Van Halen (26), Phil Collins (30), Johnny Rotten (31).

Un capitolo a parte per il made in Italy, altrettanto straordinario come straordinaria una coincidenza che vede coinvolti due degli artisti più originali di casa nostra: Adriano Celentano e Paolo Conte. Nati entrambi il 5 gennaio a distanza di un anno – Conte il più anziano – hanno condiviso una delle canzoni simbolo della musica d’autore italiana. Paolo Conte, allora avvocato in carriera, scrisse “Azzurro”, un malinconico affresco della periferia italiana che Celentano, pur trasformando la parte lirica in marcetta, portò ad un successo straripante. La versione successiva dello stesso Conte, “sceso in campo” con convinzione solo un decennio dopo, ha fatto giustizia di un pezzo che, oltre la hit parade, ha così saputo conquistare anche la critica.

Del giorno 9 è un altro rivoluzionario della canzone, Domenico Modugno, il grande sdoganatore della melodia italiana ; del 21 Franz Di Cioccio, anima della Pfm, del 25 Noemi ma soprattutto Giorgio Gaber, raffinato cantore di un’epoca e inventore di un genere, il teatro – canzone – che non ha ancora eredi. Il giorno 31, giusto in tempo per far parte di questa insuperabile selezione, è nata Malika Ayane, tra le voci più originali della nouvelle vague tricolore.

Una citazione anche per Piero Ciampi, poeta ancor prima che cantautore, che dell’insuccesso musicale ha fatto la sua cifra stilistica a dispetto della profondità dei suoi versi e per Alessandro Haber, attore con frequenti incursioni nella musica leggera: entrambi nati il 19 gennaio come Roberto Murolo, l’inimitabile interprete della tradizione partenopea.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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