DIETA: Il “mercato” del mangiare sano: i consigli dell’esperto per difendersi dalla disinformazione

di Redazione

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DIETA: Il “mercato” del mangiare sano: i consigli dell’esperto per difendersi dalla disinformazione

| venerdì 19 Aprile 2013 - 20:14

Misura del giro-vita

PALERMO, 20 APRILE 2013 – La moda per gli alimenti “sani” è un’industria plurimiliardaria ed è la più diffusa forma di attenzione alla salute nei Paesi industrializzati. Sfortunatamente, la cattiva informazione nutrizionale è molto diffusa per diverse ragioni quali le false dichiarazioni, le carenze di credenziali e l’inadeguata educazione nutrizionale da parte degli operatori sanitari.

 

I gruppi oggetto di false e svianti pubblicità alimentari sono in primo luogo gli anziani, gli atleti, gli obesi ed i pazienti affetti da malattie croniche.

 

Gli individui consapevoli del loro sovrappeso, in primo luogo corrono un alto rischio di essere vittime di frodi nutrizionali. Molte persone che desiderano perdere peso vogliono perderlo rapidamente e senza sforzo; esiste quindi un mercato di “cure miracolose per l’obesità”.

Alcune includono il digiuno, bevande che sostituiscono il pasto e diete ad alto contenuto proteico. Questi tipi di manipolazioni dietetiche, potenzialmente pericolose, dovrebbero essere effettuati sotto stretto controllo medico, perché portano a una riduzione importante delle calorie che può sfociare in in anemia, alterazioni della funzionalità epatica, calcolosi colecistica e nefrolitiasi, scompenso elettrolitico e potenziale riduzione del metabolismo.

Per il calo ponderale vengono anche pubblicizzate pillole dietetiche. Queste possono essere anoressizzanti, riducenti dell’assorbimento intestinale, anfetamine e diuretici. Gli anoressizzanti includono le anfetamine, fenilpropanolamina (PPA), le fibre e la spirulina. Tuttavia, non vi è evidenza scientifica che alcune di queste possano avere benefici a lungo termine sul controllo del peso corporeo. Inoltre, esiste una sottile linea di demarcazione tra dosi adeguate e dosi pericolose che causano effetti collaterali e dipendenza. Inoltre la perdita di peso corporeo tende a essere solo temporanea.

 

Il nutrizionista Leandro Carollo

 

Agli atleti, invece, viene spesso fatto credere che il loro fisico necessiti dell’uso supplementare di vitamine, di minerali e di fattori che favoriscano lo sviluppo muscolare in modo da poter migliorare i risultati e il livello di preparazione atletica. Si è stimato che l’uso di steroidi anabolizzanti e derivati ghiandolari tra gli atleti che praticano il sollevamento pesi e quelli che praticano il body-building raggiunga l’80 per cento, attraverso un mercato nero che coinvolge i centri sportivi, le vendite per corrispondenza o tramite internet. Alcuni potenziali effetti collaterali (legati al sesso, all’età, alla dose e alla durata dell’assunzione) includono danni alla funzionalità epatica, aumento dell’aggressività, rallentamento della crescita, atrofia testicolare, oligospermia, irregolarità mestruali, ipertensione.

 

Anche gli anziani sono spesso obiettivo di frodi riguardanti “pozioni” che promettono la giovinezza e l’immunità dall’artrite. Molte persone sperano di mantenere la salute e la giovinezza facendo uso di vitamine e minerali. Sfortunatamente pochi sono consapevoli dei potenziali problemi associati all’assunzione di dosi eccessive di questi supplementi.

 

Spesso, persone che utilizzano un prodotto possono ottenere un giovamento indipendentemente dal prodotto stesso e quando questo avviene, tale prodotto può assumere un credito terapeutico immeritato, il cosiddetto “effetto placebo”.

 

Vi sono molti modi per combattere la disinformazione alimentare. Sicuramente uno dei mezzi più importanti riguarda una continua e mirata informazione. Il Ministero della Salute si sta movendo in tal senso, vedi spot televisivi sull’alimentazione, ma sarebbe necessario intervenire in modo più approfondito attraverso campagne d’informazione rivolte a gruppi mirati come per esempio in ambito scolastico, o per pazienti diabetici e obesi.

 

* dietista, consigliere regionale dell’Associazione italiana di dietologia e nutrizione clinica

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