L’imprenditore taglieggiato che denunciò tutto. L’appello di Addiopizzo e Libero Futuro

di Redazione

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L’imprenditore taglieggiato che denunciò tutto. L’appello di Addiopizzo e Libero Futuro

| mercoledì 03 Luglio 2013 - 08:48

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PALERMO, 3 LUGLIO 2013 – Intimidazioni, ritorsioni, fino ad essere privato della propria attività. Finchè un anno fa l’imprenditore si è rivolto ad Addiopizzo e Libero Futuro, per venire fuori dall’incubo.

 

È nato così un percorso di collaborazione fra Pietro Maione, titolare del lounge bar “Mambo Beach” di Isola delle Femmine, le associazioni antiracket e le forze dell’ordine, collaborazione che è diventata parte integrante delle indagini che oggi hanno condotto all’operazione Alexander. Maione cerca di 

 

“Il percorso di denuncia non è stato affatto semplice – scrivono oggi Addiopizzo e Libero Futuro – e ci ha visti coinvolti passo dopo passo accanto alla vittima. Una vicenda drammatica che purtroppo, poche settimane fa, ha registrato anche un grave danneggiamento all’attività economica. Oggi le associazioni sono mobilitate per stare a fianco dell’imprenditore affinché non si senta solo e possa riavviare la sua attività nel più breve tempo possibile”.

 

Un appello alle istituzioni ma anche a tutte le vittime: “Occorre che la società e le istituzioni facciano sentire vicinanza e sostegno concreto a chi, come questa vittima, ha trovato il coraggio di denunciare. Cogliamo l’occasione per rivolgere l’appello a denunciare a tutti gli imprenditori e gli esercenti che vivono ancora adesso stretti dalle maglie del racket. L’azione delle forze dell’ordine e dell’autorità giudiziaria e il perseverante lavoro nel territorio condotto dalle associazioni hanno creato una rete di soggetti in grado di offrire competenze, tutele e schermo necessari affinché un operatore economico possa denunciare in sicurezza”.

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