Vinicio Capossela trasforma Scicli in una balera all’aperto

di Redazione

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Vinicio Capossela trasforma Scicli in una balera all’aperto

| martedì 13 Agosto 2013 - 12:54

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SCICLI (RG), 13 AGOSTO 2013 – La Pasqua celebrata a Ferragosto, in piena estate, e un’intera città, la barocca Scicli, che si trasforma in una balera all’aperto. Poteri magici della musica di Vinicio Capossela con i brani da sposalizio della Banda della Posta.

 

Un’indimenticabile notte di note tra polka, foxtrot, twist, valzer ma anche con i successi dell’artista riarrangiati dagli arzilli “vecchietti” della Banda della Posta. Infine l’omaggio all’Uomo Vivo, il Gioia che ha ispirato uno dei suoi successi più noti e che Vinicio sceglie di suonare con 60 elementi sul palco, ovvero l’intera banda della Città di Scicli “Pietro Di Lorenzo Busacca” in divisa “estiva”, diretta dal maestro Carmelo Magro, per intonare ancora una volta la marcia trionfale che viene eseguita durante la Pasqua, durante la festa, mentre si porta in processione il simulacro del Signore Risorto, l’Uomo Vivo.

 

Ed è un grande pubblico festante a dare “gio-gio-ia” a Vinicio sul palco che ricambia con altrettanta “gio-gio-ia”. Nella città capovolta adesso è tutto capovolto: c’è la Pasqua in estate, c’è la banda del paese sul palco, ci sono le stelle filanti e i coriandoli che Vinicio lancia dal palco e c’è la canzone dell’Uomo Vivo che si balla davanti al sagrato della chiesa di San Bartolomeo. Bellissima l’interazione tra l’artista e il pubblico.

 

Vinicio invita i giovani a ballare in coppia, a riscoprire perfino la quadriglia, con dame da una parte e cavalieri dall’altra, il tango, mentre non mancano l’omaggio ad Adriano Celentano, a Salvatore Adamo, di cui canta una straordinaria versione de “La Notte”, ed ancora un particolarissimo arrangiamento di “Manuela” di Rocco Granata. C’è spazio anche per un omaggio al paesaggio ibleo, un “paesaggio western ma con le pistole ad acqua” e poi tutti a far baldoria con la pizzica e la taranta.

 

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“Scicli è patrimonio dell’Umanità e dunque è anche patrimonio mio – spiega Capossela prima di salire sul palco – È un patrimonio bellissimo dove si rintraccia la permanenza del sacro che rimane nelle culture tradizionali. Ero venuto per la Madonna Vasa Vasa di Modica e sono invece incappato nell’Uomo Vivo di Scicli, scoprendo questo suo portavoce da corsa. Mi sono sentito un po’ come Hemingway quando andò nei paesi sperduti dalla Spagna e vedeva la corsa dei tori che avevano un che di sacralità antica. E a Scicli è un po’ così, un misto di paganesimo, gallismo ed euforia religiosa per usare le parole di Brancati. Se fossi un regista, girerei a Scicli il mio western metafisico pieno di rituali ancestrali mediterranei”.

 

Tanta soddisfazione per l’Amministrazione comunale sciclitana che ha inserito all’interno delle manifestazioni estive, con un proprio contributo, il concerto-evento organizzato in sede locale dalla Marcello Cannizzo Agency. “L’evento di punta – spiegano il sindaco Franco Susino e l’assessore comunale Vincenzo Iurato – con un pubblico enorme, fatto di turisti anche stranieri e di tanti siciliani che hanno scelto di venire a vedere Vinicio proprio a Scicli, all’interno del suggestivo scenario barocco offerto dalla chiesa di San Bartolomeo, accanto alle antiche grotte di Chiafura. Una scelta vincente che ha avuto un immediato ritorno per le attività commerciali. Pizzerie, bar, ristoranti aperti fino a tarda ora e tutti pieni di gente, così come tutta al completo la rete dei bed and breakfast in città. Alcuni turisti sono stati costretti a dormire nelle città vicine”.

 

(foto di Adele Statello)

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