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Nairobi, blitz dell’esercito kenyota al Westgate. “Liberati quasi tutti gli ostaggi”

NAIROBI, 23 SETTEMBRE 2013 – Ancora sotto l’assedio dei miliziani somali jihadisti di al-Shebaab il centro commerciale di Nairobi Westgate: sono state giudiziate 62 persone, tra cui almeno due terroristi e più di 170 sarebbero i feriti. 

 

14.00 – Due terroristi sono stati uccisi nel blitz di oggi delle forze di sicurezza al Westgate di Nairobi in cui “quasi tutti gli ostaggi sono stati liberati, forse ne rimane solo qualcuno”. Lo afferma il ministro dell’Interno keniota, in una conferenza stampa in diretta tv, e continua i “terroristi hanno appiccato le fiamme all’edificio per tentare una manovra diversiva”. In precedenza si erano diffuse notizie contrastanti riguardo alle violente esplosioni all’interno del centro commerciale che avevano fatto pensare che i terroristi si erano fatti saltare in aria. 

 

Almeno tre violente esplosioni, precedute per circa un quarto d’ora da intense raffiche di armi automatiche, sono risuonate nel centro commerciale: il frastuono indica, secondo fonti giornalistiche presenti sul luogo, che le forze di sicurezza kenyote hanno lanciato un assalto per cercare di sgominare gli aggressori, che ancora hanno in ostaggio una trentina di persona. Altri sono stati uccisi, altri sono stati rilasciati, altri ancora sono riusciti a mettersi in salvo scappando ai piani superiori del westgate.

 

I miliziani somali jihadisti di al-Shebaab al-Mujaheddin hanno avvertito che i loro compagni asserragliati nel centro commerciale giustizieranno gli ostaggi che ancora detengono se le forze di sicurezza del Kenya tenteranno di sopraffarli. “Autorizziamo i mujaheddin che si trovano all’interno del complesso a intraprendere azioni contro i prigionieri, nel momento in cui si trovassero sotto pressione”, ha annunciato via Twitter il portavoce del movimento legato ad al-Qaeda, Ali Mohamoud Rage.

 

 

 

(In aggiornamento)

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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