I legali di Arcuri, uno degli accusati per l’omicidio del penalista palermitano, avevano presentato una nuova prova, un video, che attestava che l’imputato si trovasse altrove.
PALERMO, 30 SETTEMBRE 2013 – Il gip Ferdinando Sestito ha respinto l’istanza di scarcerazione presentata dall’avvocato Filippo Gallina, legale di Francesco Arcuri, uno dei tre arrestati per l’omicidio del penalista Enzo Fragala’, aggredito il 23 febbraio e morto dopo un’agonia di 3 giorni.
Arcuri, secondo le tesi difensive, che sarebbero avvalorate da un video, al momento dell’aggressione era altrove. Per il delitto, l’11 luglio scorso erano stati arrestati oltre ad Arcuri, anche Salvatore Ingrassia e Antonino Siragusa. Le immagini che scagionerebbero l’indagato erano state acquisite dagli investigatori nell’ambito di un procedimento contro la mafia del Borgo Vecchio.
Nel video registrato dalla polizia si vedrebbe Arcuri davanti a una fiaschetteria di via Guerrazzi, alla Zisa. Per il gip, che ha chiesto ulteriori accertamenti, non sarebbe sufficiente la testimonianza della moglie di Arcuri che ha riconosciuto il marito nel video.
Si attende anche l’esito della perizia fonica per verificare se la voce registrata in un’intercettazione (quella in cui si parla di un “legno” che sarebbe servito secondo l’accusa a uccidere Fragala’) sia o meno quella di Arcuri, che si e’ sempre professato innocente.
