Sospensione dalla carica di tesoriere dei Drs e da quella di vice capogruppo per il deputato Riccardo Savona. È quanto si profila per il parlamentare che sabato scorso aveva abbandonato il congresso del partito durante l’intervento del governatore Rosario Crocetta che aveva parlato dell’inopportunità della sua presenza in sala: Savona tre anni fa fu intercettato dalla Dia mentre parlava al telefono con l’imprenditore Vito Nicastri, ritenuto vicino al boss latitante Matteo Messina Denaro.
Savona ha chiarito di non essere mai stato indagato e di avere interrotto i rapporti con Nicastri dopo avere saputo che l’imprenditore era considerato vicino al boss. In una lettera al capogruppo dei Drs, Giuseppe Picciolo, Savona ha spiegato la sua posizione. I componenti del gruppo parlamentare hanno chiesto a Picciolo di applicare il codice deontologico del partito, che prevede la sospensione dalle cariche in presenza di vicende sospette. “Il nostro codice e’ molto severo, più di quello del Pd”, afferma Picciolo. Pur facendo parte del gruppo parlamentare Savona non e’ iscritto ai Drs. Rispetto alla permanenza o meno di Savona nel gruppo sono in corso colloqui.