La Cisl scenderà in piazza sabato 23 novembre a Palermo. “Siamo fortemente preoccupati, non vediamo una strategia – ha detto il segretario regionale della Cisl Sicilia Maurizio Bernava – così come non la vedevamo nei mesi scorsi. Per questo abbiamo organizzato una manifestazione. Una protesta che si rivolge al presidente della Regione, all’Ars e a tutta la Sicilia”.
A scendere in piazza sarà soltanto la Cisl, che il 16 novembre scorso disertò la manifestazione nazionale di Cgil e Uil proprio perché non prevedeva di sensibilizzare l’opinione pubblica anche sulla situazione socio-economica siciliana. “Avremo un altro anno di recessione e quindi ancora problemi sociali – ha detto Bernava. È il momento di smetterla con le risse di potere e di affrontare le questioni in maniera concreta, mettendo in moto risorse per gli investimenti e riducendo la tassazione locale, facendo insomma scelte strategiche”.
“Sui precari, per esempio, la Regione Siciliana esca dell’equivoco, sia conseguente, puntiamo innanzitutto alle proroghe, fino a questo momento ci sono stati troppi demagoghi e impostori per i quali queste persone sono soltanto carne da macello”, ha proseguito Bernava, che ha aggiunto: “Se non ci sarà la circolare sui precari del Ministero noi non discuteremo più con nessuno”.
Il concentramento della manifestazione è previsto per le 10 in piazza Indipendenza. Una catena umana unirà idealmente Palazzo d’Orleans e Palazzo dei Normanni, proprio nel segno dell’unità che il sindacato chiede a Governo e politica “per un radicale cambio di passo”. “È stato scelto il sabato – ha spiegato il sindacato – come occasione per allargare la base della partecipazione e per non caricare ulteriore tagli in busta paga ai lavoratori”. Previsto l’arrivo nel capoluogo siciliano di oltre 70 pullman da tutta la Sicilia, circa seimila persone.
Confindustria Sicilia condivide le ragioni che hanno spinto la Cisl ad organizzare una manifestazione di piazza per sabato 23 novembre. “In una fase di crisi senza precedenti è necessario che la politica mostri uno spirito costruttivo e responsabile per adottare provvedimenti concreti capaci di accompagnare la Sicilia sulla strada dello sviluppo. Semplificazione amministrativa, marketing territoriale, taglio degli sprechi e politica industriale devono essere le parole d’ordine. Bisogna lavorare tutti insieme, ciascuno per le proprie competenze, per far fronte a questo momento di enorme difficoltà. Soltanto così sarà possibile dare quelle risposte positive che la Sicilia si attende. E ben venga ogni iniziativa in tal senso, da qualsiasi organizzazione sindacale o datoriale provenga”.
