Chi più chi meno, tutti i sindacati regionali sono rimasti delusi dalla Finanziaria approvata dall’Assemblea regionale siciliana. La Cisl: “Nessun intervento strutturale, solo provvedimenti d’emergenza e velleitari”. La Uil: “Una finanziaria meramente tecnica”. La Cgil: “Un esercizio provvisorio mascherato”.
“Una Finanziaria che dimostra quanto il governo regionale sia privo di strategia – dice Maurizio Bernava, segretario generale di Cisl Sicilia – e si muova sulla scia delle emergenze. Non c’è un solo intervento strutturale nel testo, nonostante la Sicilia abbia bisogno di crescita e innovazione. Una caduta anche sul piano etico e sociale, con semplici interventi spot, come quello sul reddito minimo per le famiglie: una misura che se analizzata bene dimostra la sua inconsistenza”.
“Non ci aspettavamo miracoli – aggiunge Claudio Barone, segretario regionale dell Uil – ma l’importante adesso è non dormire sugli allori, che tra l’altro nemmeno ci sono. Ora si attivi un serio e regolare confronto sui temi più caldi, come le Province e la Formazione. È già un risultato comunque il fatto di aver evitato l’esercizio provvisorio”.
Su quest’ultimo punto, però, non è d’accordo il segretario della Cgil, Michele Pagliaro, che attacca: “C’e’ poco da cantare vittoria: ci troviamo in realtà di fronte a un esercizio provvisorio mascherato, come conferma il fatto che per 400 milioni di spesa destinati a capitoli importanti si rinvia a un accordo con lo Stato. Si tratta con evidenza di una finanziaria tappabuchi. E il tentativo di fare della Legge di stabilità una legge omnibus – conclude – è in ogni caso contestabile, perché le riforme sono altro e vanno discusse, approfondite e concordate con le parti sociali e con tutti i soggetti interessati”.
Proprio ieri, nel corso di una conferenza stampa, l’assessore all’Economia Luca Bianchi aveva bacchettato i sindacati: “Negli ultimi mesi il dibattito si è arroccato in protesta piuttosto che in proposta. Nell’ultimo tavolo con le associazioni datoriali ho avuto modo di evidenziare lo scarso supporto ricevuto dai sindacati rispetto al ddl pagamenti. E sul salva imprese c’è stato uno scarso coinvolgimento delle parti sociali e delle associazioni”.
Bernava risponde per tutti: “Spero che non l’abbia detto veramente e che sia stato riportato male. Mi dispiacerebbe perché Bianchi è l’unico assessore a cui riconosco competenza e sensibilità”.