La crisi economica continua a mietere vittime nel mondo dell’impresa italiana. Questa mattina l’imprenditore padovano Giorgio Zanardi, 73 anni, titolare dell’omonima rilegatoria, si è tolto la vita impiccandosi all’interno di uno dei capannoni dell’azienda.
A trovare il corpo è stato un dipendente. Pare che vicino alla vittima ci fosse un biglietto in cui Zanardi spiega le ragioni del suo gesto.
Il Gruppo editoriale Zanardi ha oltre cento dipendenti tra i due siti produttivi di Padova e Maniago. Negli ultimi mesi aveva avuto problemi finanziari, soprattutto di liquidità e, nonostante a gennaio fosse stato presentato un piano di rilancio per affrontare la crisi dell’editoria, l’imprenditore non ha retto.
Sul posto sono arrivati i carabinieri per indagare sul fatto.
“C’è cordoglio, dolore e profonda inquietudine, e davvero poca voglia di parlare davanti a questa tragedia, l’ennesima, che ci tocca come persone e come imprenditori”, ha detto il presidente di Confindustria Padova, Massimo Pavin, dopo aver appreso la notizia del suicidio a Padova dell’imprenditore Giorgio Zanardi. “Situazioni come questa sono il volto più duro di una crisi che, voglio rendere noto ai molti distratti, dura da più di cinque anni e non abbiamo ancora superato. Dentro questa crisi c’è la resistenza dignitosa e la solitudine di tanti imprenditori coraggiosi, e c’è il dramma reale di chi ha perso il posto di lavoro e di tanti imprenditori messi in ginocchio da difficoltà più grandi”.
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