Quattro pareggi nelle ultime cinque partite | Cosa sta succedendo al Palermo?

di Domenico Giardina

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Quattro pareggi nelle ultime cinque partite | Cosa sta succedendo al Palermo?

| domenica 23 Febbraio 2014 - 15:50

Il 2014 del Palermo è cominciato in slow motion. O alla moviola, se preferite l’italiano. Dopo un girone d’andata chiuso in crescendo, se si eccettua la sconfitta di Carpi, sono arrivati quattro pareggi nelle prime cinque partite del girone di ritorno, corrispondenti ai match finora giocati nel nuovo anno.

Alla ripresa il Palermo ha pareggiato a reti bianche con il Modena ed è parso uno 0-0 figlio della prima partita dopo tre settimane di stop. Gambe imballate dalla preparazione invernale, qualche assenza ed ecco fornita la spiegazione.

Peccato che il problema si è riproposto anche nelle partite successive contro Empoli, Cesena e Spezia. Gli unici tre punti sono arrivati con una vittoria di misura in casa sul Padova.

E se il pareggio contro l’Empoli poteva anche starci, vista la caratura dell’avversario, quelli con Cesena, Spezia e Modena hanno lasciato un attimo pensierosi i sostenitori rosanero. Detto già di quanto accaduto con il Modena, a Cesena la squadra è stata obiettivamente condizionata dall’espulsione di Lazaar dopo 34 minuti.

Ma contro lo Spezia si può parlare tranquillamente di tre punti gettati alle ortiche. Una partita tenuta in mano per quasi tutti i 90 minuti, e anche ben giocata per larghissimi tratti, si deve chiudere con almeno due gol di scarto. Non si può far fede solo sul vantaggio di 1-0. Perché basta una prodezza come quela di Scozzarella per dare libero sfogo ai rimpianti.

Dal punto di vista del gioco non si è di certo assistito a partite spettacolari. E qui i detrattori di Iachini potrebbero avere pane per i loro denti. Gioco sparagnino, troppo arroccato in difesa, difesa a cinque mascherata da difesa a tre e via discorrendo.

Le spiegazioni potrebbero essere le più diverse. Dall’assenza per infortunio di giocatori cardine, Belotti su tutti, a un ritorno di preparazione che giocoforza rende le gambe più imballate adesso in vista della lunga volata finale. C’è anche una piccola dose di sfortuna, soprattutto a Cesena e ad Empoli, dove alcuni episodi non hanno favorito il Palermo. Però è lecito attendersi di più con una rosa come quella dei siciliani, di gran lunga la meglio assortita del campionato.

Non si può vincere sempre e solo di misura. Il fatto che il Palermo abbia il quarto attacco del campionato, a pari merito con il Trapani, fa riflettere. La difesa è di ferro, la migliore del campionato insieme a quella dell’Empoli. Ma in alcuni casi si fa una gran fatica ad andare in gol.

È vero che anche dietro qualcun’altra ha rallentato, a cominciare dall’Empoli che nel 2014 ha conquistato un punto in meno dei rosa. Ma questo potrebbe anche acuire i rimpianti per non aver provato a innescare una fuga. L’Avellino non ha ancora vinto nel ritorno, e addirittura il Pescara non ha ancora fatto un punto, precipitando in classifica.

Ma il Cesena ne ha totalizzati 11 contro i 7 rosanero. Undici ne ha fatti anche il Trapani, mentre la Virtus Lanciano si è fermata a 8. Tutte squadre che arrivano in gran corsa dalle retrovie.

Con ogni probabilità le prestazioni del Palermo andranno sempre in crescendo. Il primo tempo contro lo Spezia è già una buona indicazione in tal senso. La squadra sembrava andare al doppio della velocità rispetto alle ultime uscite e il ritorno di giocatori fondamentali come Maresca e Belotti serviranno a dare un’ottima spinta verso la promozione diretta.  In fondo, come disse il maestro Eugenio Fascetti, in serie B il campionato si decide solo intorno a marzo-aprile.

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