C’è poca Sicilia nella squadra di governo di Matteo Renzi. Gli unici siciliani, oltre al ministro dell’Interno Angelino Alfano, sono Simona Vicari e Giuseppe Castiglione, entrambi in quota Nuovo Centrodestra ed entrambi riconfermati come sottosegretari, rispettivamente allo Sviluppo economico e all’Agricoltura. (leggi l’elenco completo dei viceministri e dei sottosegretari)
“La prima verifica che le scelte politiche del Ncd e di Alfano sono quelle giuste arriva dal folto novero di nomine nella nuova compagine governativa nazionale. Particolare motivo di orgoglio e soddisfazione – ha affermato in una nota il capogruppo Ncd all’Ars, Nino D’Asero – è arrivato oggi con la conferma di Giuseppe Castiglione e di Simona Vicari”.
Resta fuori dai giochi, invece, il Pd siciliano, che con Enrico Letta premier aveva un posto di sottogoverno, quello occupato da Giuseppe Berretta. Il nome dell’assessore all’Economia del governo Crocetta, Luca Bianchi, stando alle indiscrezioni circolata a Palazzo Chigi, sarebbe stato in corsa fino all’ultimo minuto, mentre quello di Magda Culotta aveva rappresentato solo poco più di un’ipotesi.
“Come vice segretario regionale del Pd mi è d’obbligo rilevare con sorpresa”, dice sbalordita Mila Spicola, il vicesegretario dei democratici siciliani “che il Pd siciliano non viene in nessun modo rappresentato in tale squadra nonostante il grande sostegno e l’affetto mostrato sempre dai siciliani, militanti o meno nel Pd, nei confronti del presidente del Consiglio”.
“La mancata presenza di esponenti siciliani del Pd nel Governo Nazionale – scrive il segretario provinciale di Catania Enzo Napoli sul suo profilo Facebook – è un fatto grave e senza precedenti. L’esclusione di Giuseppe Berretta e la mancata inclusione di altri, risultano come un problematico segnale di sottovalutazione della Sicilia. Sono deluso e rammaricato”.
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