E’ morto dopo tre giorni di agonia l’idraulico di 66 anni che era stato massacrato di botte dal marito di una giovane donna che l’artigiano avrebbe importunato durante la riparazione di una lavatrice. I fatti sono accaduti nel paese di Pescosolido, nella zona est della provincia di Frosinone, a pochi chilometri da Sora.
Stando a una prima ricostruzione da parte della polizia di Stato, il marito della ragazza, un costruttore edile di 35 anni, una volta tornato a casa e trovato la moglie in lacrime davanti ai bambini piccoli, ha deciso di farsi giustizia da solo e si è diretto nella piazza centrale del paese dove ha affrontato il presunto molestatore.
Prima parole grosse e poi pugni e calci che hanno fatto perdere i sensi all’anziano idraulico. L’uomo è stato immediatamente soccorso e trasportato prima all’ospedale di Sora e poi trasferito d’urgenza presso il policlinico Umberto I di Roma. I pugni al volto e i calci all’addome avevano provocato una gravissima emorragia interna.
Il 66enne è morto nella tarda serata di ieri. Nei confronti dell’aggressore è scattata un’accusa per omicidio preterintezionale e in queste ore il gip di Cassino sta decidendo, in base ad elementi raccolti dalla polizia, che tipo di provvedimento prendere.